a cura di Margherita Mantione (foto accanto) - Il tema ambientale si impone sempre di più all’interno del dibattito pubblico italiano ed europeo. Per capire come affrontarlo è utile porsi alcune domande e partire dalla città dove viviamo e studiamo. Che aria tira a Catania?

C’è un monitoraggio della qualità dell’aria? Chi se ne occupa e come? Ma soprattutto cosa possiamo fare noi, nel nostro piccolo per migliorarla? Alcuni riferimenti normativi… Partendo dal contesto europeo ci si riferisce alla Direttiva 2008/50 CE recepita dal D.Lgs. 155/2010. La Direttiva aveva l’obiettivo di istituire misure volte a stabilire obiettivi di qualità dell’aria, valutarne la qualità, raccogliere informazioni, garantire che siano pubbliche, promuovere una maggiore cooperazione tra gli Stati membri nella lotta contro l’inquinamento atmosferico. Non va dimenticata la recente modifica degli articoli 9 e 41 della Costituzione dove si afferma che la Repubblica “Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli Chi se ne occupa e come L’attuazione è affidata all’ARPA Sicilia (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) mentre il Dipartimento Regionale Ambiente monitora il suo lavoro. I dati sulle concentrazioni degli inquinanti vengono raccolti attraverso una rete regionale di stazioni di monitoraggio. Quest’ultima è stata completata nel 2021 e include 53 stazioni distribuite in tutta la ragione; nello specifico nell’Agglomerato di Cataecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni” e che “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente”. Per quanto riguarda la Regione Sicilia, lo strumento creato per realizzare questi obiettivi è il Piano Regionale di Tutela della Qualità dell’Aria, approvato dalla Giunta Regionale nel 2018. nia sono 5. Gli inquinanti per i quali è obbligatorio il monitoraggio sono diversi tra i quali: arsenico, piombo, Benzo (a) pirene, precursori dell’ozono, particolato e mercurio. Febbraio 2023 GdD – inquinamento a Catania 21 Che aria tira a Catania Il Report Qualità dell’Aria 2022 fornito dall’ARPA riporta che la stazione collocata in Viale Vittorio Veneto ha monitorato 19 giorni di superamento di 50 μg/m3. (Microgrammi al metro cubo) Le stazioni fisse si trovano appunto in Viale Vittorio Veneto, in Viale Mario Rapisardi e nei pressi del Parco Gioeni. Nell’agglomerato di Catania vengono superati i limiti fissati per l’ozono (O3) mentre nell’aria industriale di Catania è stato rilevato il superamento dei limiti fissati per il biossido di azoto (No2). 22 GdD – sociale Febbraio 2023 Cosa si può fare? Per mantenere le emissioni stabili o addirittura ridurle sarebbe opportuno partire da noi stessi, prediligendo ad esempio i mezzi pubblici a quelli privati. Se è vero che alcune iniziative sono state prese da parte delle istituzioni locali, come l’introduzione dei bus urbani elettrici è anche vero che molto resta da fare per rendere la città di Catania più verde e pulita. Ph. Orto Botanico Ct: Mattia Montante