Roberto Vicere | 23 Mag 2023 | Bandi e finanziamenti, Turismo Il “Bando delle Idee

– Turismo delle radici” gestito dalla Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie-MAECI, è stato pubblicato il 06.02.2023 e le domande presentate entro il 22 marzo 2023. Si inserisce nell’investimento per l’“Attrattività dei Borghi”

del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e propone un ampio raggio di offerte turistiche mirate alla vasta platea di italo-discendenti e di oriundi italiani nel mondo (stimati in circa 80 milioni). Un bando del valore di 20 milioni di euro, che coinvolgerà le comunità italiane all’estero presenti in tutto il mondo nella valorizzazione dell’offerta turistica nazionale, all’interno di una strategia volta a invertire il processo di depauperamento dei borghi italiani per sostenere attivamente il rilancio post Covid della cultura, del turismo e dell’economia del nostro Paese.
 Presenza numerosa e molto qualificata alla presentazione del progetto il 15 di febbraio 2023; Ministri, Sottosegretari, Ambasciatori, Amministratori Regionali e Sindaci, Associazioni ed Enti interessati al Turismo, mancava solo, strana coincidenza, il Touring Club Italiano, pare, non invitato. “Puntiamo alla crescita del turismo nel nostro Paese non guardando soltanto alle grandi città ma anche ai piccoli centri”, ha sottolineato Tajani aprendo l’incontro, per la presentazione del progetto che si rivolge ai “tanti italiani nel mondo” che vogliono scoprire dove vivevano i loro antenati. “Abbiamo una potenzialità enorme e potremmo raddoppiare e triplicare le presenze turistiche“, ha spiegato. Il turismo delle radici “è uno snodo cruciale per il turismo italiano, perché si rivolge a un bacino di utenza stimato in circa 80 milioni di persone, tanti sono gli italiani di seconda e terza generazione che vivono all’estero”. Ha dichiarato la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, all’evento di presentazione. Fin qui la “narrazione ufficiale”. Dei 20 milioni a disposizione, ad ogni Regione, per questo bando, vanno 200 mila € che x 20 (senza alcuna distinzione tra Regioni grandi e piccole, tra Regioni ad alto tasso di emigrazione ed altre) fa 4.000.000, ed una sola proposta progettuale, che dovrà riguardare l’intera Regione, sarà assegnataria del contributo a fondo perduto. Seguiranno poi 2 milioni destinati a: ”digitalizzazione e indicizzazione dei documenti utili alla realizzazione di ricerche genealogiche” (attività già svolta dal MIC negli Archivi statali), altri 2 milioni per il “sostegno in Italia alle attività connesse alle esperienze di working holidays”, 3 milioni per la “campagna di comunicazione con eventi da realizzare all’estero e con coinvolgimento di testimonials”, 3 milioni e rotti per la “istituzione e promozione del 2024 come anno delle radici italiane nel mondo”, 1 milione e rotti per la “creazione di una rete di Università italiane, piattaforma informatica e borse di studio” ( esiste già la rete tra tutte le Università italiane, che si chiama CRUI, ed esiste il CINECA che raggruppa 69 Università italiane, Ente pubblico con la finalità appunto di creare piattaforme, reti e calcolatori ndr). Chiusa la fase di presentazione delle proposte per questo primo bando da 4 milioni, ed iniziato l’iter di valutazione, è cresciuta una forte fibrillazione tra i partecipanti proprio relativamente ad alcune coincidenze che con il passare del tempo aumentano d’intensità e di credito. Circolano da tempo notizie ed indiscrezioni su cordate e filiere organizzate con largo anticipo rispetto al Bando in questione. Le proposte progettuali presentate dai “Gruppi Informali” spesso hanno titoli e nomi pressoché identici.
 Poi la scorsa settimana si è occupato del bando anche il programma TV “Striscia la notizia” che ha puntato il dito su una macroscopica “coincidenza” riferita in particolare ad una associazione che ha partecipato al bando, ha superato la prima fase, ma ha una strana “anomalia”, quella di avere 3 soci dei quali due hanno incarichi dal Maeci proprio per occuparsi del Turismo delle radici a livello nazionale e regionale ed il terzo è il referente del progetto. Segnalata dalla trasmissione tv la coincidenza al ministero, questo ha risposto per iscritto “….quanto segnalato in merito all’assegnazione, è già stato portato all’attenzione dell’avvocato dello stato, membro della commissione di selezione, per le sue valutazione giuridiche.”. All’avvocato membro della commissione? No, forse, voleva dire all’Avvocatura dello Stato. Infine, ultimo segnale di malessere, almeno due dei “Gruppi Informali” che avevano presentato la proposta progettuale, hanno inviato alla Direzione Italiani all’estero del Maeci la richiesta di accesso ai documenti connessi alla valutazione dei Progetti stessi, richiesta propedeutica al successivo ricorso al TAR. Infatti non sembra esserci stata, da parte della Commissione valutatrice, la necessaria trasparenza rispetto le decisioni prese, contrariamente a quanto previsto dall’Avviso Pubblico.

(FONTE: https://www.quotidianoarte.com/2023/05/23/bando-turismo-delle-radici-malumori-coincidenze-e-si-preannunciano-gia-ricorsi-mentre-i-flussi-turistici-per-fortuna-non-conoscono-soste/)