I governi siciliani, da tempo ci hanno abituato a stranezze di ogni tipo. Una cosa che non è facile capire, per esempio, è che in prossimità delle elezioni, una legge siciliana di recente promulgazione, prevede che durante il cosiddetto semestre bianco non è possibile fare nomine, ancor quanto siano senza aggravio di spesa.

Questa legge, ad arte tirata fuori e fatta valere, ad esempio, ha vanificato tutto il lavoro di tanto tempo per riuscire a nominare ed insediare la consulta regionale dell’emigrazione. Con una mossa contraria a qualsiasi norma di legge, qualcuno ben individuato ha fatto in modo che la nomina non fosse possibile perché è proibito fare nomine. Mi domando e domando a tutti i ben pensanti di destra e di sinistra: ma questa legge come mai non impedisce ad esempio al presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana di distribuire a destra ed a manca, con particolare riguardo alle chiese ed alle organizzazioni religiose, contributi da varia misura? Dopo un primo assaggio con il quale elargisce 19 contributi, arriva un secondo elenco di enti beneficiari ben più corposo del primo, considerato che prevede ben 121 contributi di consistenza diversa compresa tra € 500 ad € 5.000. A questo scatto di beneficienza, vanno anche se pochi, aggiunti gli eventuali contributi che possono elargire alcuni deputati che ne hanno titolo in base alla carica che rivestono. Non voglio certo pensare che ci troviamo davanti ad una regione che divide i cittadini e gli enti in figli e figliastri, ma l’evidenza ci dice che è possibile dare contributi a pioggia, anche quelli compresi nel bilancio della regione, ma non è possibile pensare alle centinaia di migliaia di siciliani all’estero che raggiungono parecchi milioni se a quelli in possesso di cittadinanza uniamo anche i siculi oriundi. Una scelta che si ripete ormai da troppi anni e che priva una larga parte di siciliani dei propri diritti per altro previsti per legge, una legge da troppo tempo colpevolmente ignorata e sterilizzata. Le associazioni siciliane, che da oltre mezzo secolo seguono le problematiche dei siciliani all’estero con competenza e professionalità ma anche con sincero sentimento umano, non si arrendono alle difficoltà create da chi crede di fare gli interessi degli emigrati ed invece continua a mettere il bastone tra le ruote. In cantiere abbiamo altre iniziative anche in vista delle prossime elezioni regionali che ormai pare sicuro si terranno il 25 settembre considerando che per favorire questa soluzione il presidente Musumeci ha annunciato le proprie dimissioni. Le associazioni che non si arrendono, restano sempre disponibili a qualsiasi possibilità pur di arrivare a ridare ai siciliani la consulta alla quale hanno diritto ed una nuova legge che rispetti diritti e doveri di una parte significativa del popolo siciliano colpevole solo di essere stato costretto a scegliere la via dell’emigrazione e per questa colpa da ormai oltre un decennio completamente ignorati. In ogni caso non si arrendono e a breve metteranno in campo nuove richieste e nuove legittime rivendicazioni. Salvatore Augello 04 agosto 2022