Esibito un maxi striscione con scritto: "L’emigrazione forzata costa cara". La protesta "Disagi enormi per centinaia di migliaia di isolani" La protesta in aeroporto Ascolta questo articolo ora...PalermoTodayStai ascoltando: Gruppo di giovani fa irruzione in aeroporto: "I siciliani non possono tornare a casa per Natale, stop al caro voli"

Ti consigliamo: Gruppo di giovani fa irruzione in aeroporto: "I siciliani non possono tornare a casa per Natale, stop al caro voli"PalermoToday Gruppo di giovani fa irruzione in aeroporto: "I siciliani non possono tornare a casa per Natale, stop al caro voli" 00 Un gruppo di giovani dell’associazione "Nun si parti" ha fatto irruzione questo pomeriggio all’interno dell’aeroporto Falcone e Borsellino per protestare contro il caro-voli. Striscione, megafono e volantini distribuiti ai passeggeri appena atterrati per porre l’attenzione sugli esorbitanti costi dei biglietti aerei durante il periodo natalizio. Nello striscione di protesta si legge “l’emigrazione forzata costa cara. Stop caro voli”. “Tornare in Sicilia ha dei costi proibitivi, che durante i periodi di festa diventano così alti da risultare inaccessibili per milioni di siciliani che vivono fuori dall’isola. Si tratta principalmente di giovani emigrati per studiare o lavorare fuori, che pagano a caro prezzo la possibilità di tornare per riabbracciare i propri cari”, spiega uno di loro, Giovanni Castronovo. Un biglietto di andata e ritorno da Bologna costa non meno di 300 euro che diventano 400 euro se si parte da Milano, mentre per andare e tornare da Roma, durante le vacanze di Natale, un siciliano non può spendere meno di 522 euro. Nello stesso periodo, un volo andata e ritorno Roma-Parigi costa "soltanto" 153 euro: insomma, mettere da parte i propri affetti, preferendogli la torre Eiffel, risulta la scelta più economica. (FONTE: palermotoday - continua a leggere -  https://www.palermotoday.it/cronaca/caro-voli-siciliani-protesta-aeroporto.html )