By - Salvatore Bonura - L’intervista rilasciata al nostro giornale dall’onorevole Antonello Cracolici, Presidente della Commissione Antimafia regionale, ha preso le mosse da alcune tematiche non neutre rispetto alla politica, come, ad esempio:
i rifiuti, le partecipate, la sanità, la cosiddetta questione Montante. Non per giudicare l’operato della Commissione Antimafia precedente, per intenderci quella presieduta dall’onorevole Claudio Fava (che detto per inciso è stata particolarmente prolifica), ma per ricordare che nell’azione di contrasto alla mafia non ci si deve fermare mai, neppure quando alcuni temi possono disturbare la politica, o i cosiddetti poteri forti. Cracolici ha sostenuto, a questo proposito, che oggi ci sono le condizioni per mettere a frutto il lavoro di conoscenza, di approfondimento, di analisi fatto nel passato per correggere i fattori di inquinamento della vita pubblica, e prevenire nel contempo i fenomeni criminali e di corruzione. “Occorre andare oltre l’analisi” ha sostenuto il Presidente della Commissione Antimafia “non solo perché non siamo a trent’anni fa, quando si negava perfino l’esistenza della mafia ed erano diffusi in molti ambienti atteggiamenti di convenienza, convivenza, assuefazione, rassegnazione. Oggi non solo c’è un livello di conoscenza del fenomeno mafioso maggiore rispetto al passato, ma è anche cresciuta la consapevolezza tra i siciliani che la mafia non conviene alla Sicilia perché, oltretutto, sporca la sua immagine e indebolisce la sua grande attrattività“. Ma per rendere più efficace l’azione di prevenzione e di contrasto dei fenomeni mafiosi e di corruzione, l’On Antonello Cracolici ha sostenuto la necessità di approvare nuovi strumenti legislativi in grado di correggere anche le distorsioni della burocrazia, che spesso è di ostacolo all’impresa, alle politiche di sviluppo, alla stessa crescita della sua vocazione turistica. Occorre approvare nuove norme anche per mettere in grado i funzionari della Regione, e di tutta la pubblica amministrazione, di operare in assoluta tranquillità; superando così la paura della firma degli atti di loro competenza. Un atteggiamento, questo, che tanti danni ha provocato a chi intraprende e alla Sicilia in generale. Il Presidente della Commissione Antimafia naturalmente non si è sottratto alle domande sull’utilizzo delle enormi risorse finanziarie che arriveranno in Sicilia, a partire da quelli del Piano nazionale di ripresa e resilienza e dei fondi comunitari destinati alle regioni in ritardo di sviluppo, insistendo, a questo proposito, sulla necessità di avere una visione, di possedere “la capacità di immaginare e di progettare un futuro diverso per i siciliani“. Con l’onorevole Antonello Cracolici, che è un esponente di spicco del Partito democratico, abbiamo anche parlato della sconfitta elettorale e del che fare per superare la crisi e per rendere più attrattivo questo partito. Per tutti questi temi, e tanti altri ancora, vi diamo appuntamento a questa sera, alle ore 21.00, in prima visione assoluta sulla nostra pagina Facebook e sul nostro canale Youtube. Non mancate!