La cultura popolare siciliana è ricca di poesie, proverbi, indovinelli, giochi di parole e aneddoti di vario genere. Gran parte di questi sono stati raccolti e pubblicati da autorevoli studiosi, che li hanno appresi dalla viva voce di persone anziane. Il più famoso è il Pitré, che con le sue ricerche ha realizzato un’opera colossale. Il suo esempio è stato seguito da molti altri studiosi. L’opera dei cultori di tradizioni popolari è preziosa, ma non può essere esaustiva, perché il patrimonio culturale del popolo è immenso e ognuno di noi può averne appreso dei “frammenti”. Questo patrimonio culturale, antico di secoli e forse di millenni, in genere è stato tramandato oralmente rischiando in continuazione di venire in parte perduto. Infatti quando muore una persona che è stata a conoscenza di antichi documenti popolari è come se si chiudesse per sempre un libro. Si salva soltanto ciò che è stato comunicato ad altri o messo per iscritto. Io conosco alcune storielle dell’antica cultura popolare, che ho appreso in famiglia molti anni addietro e che oggi mi piace raccontare agli amici di Albatros. Non so se esse si trovino nei libri degli studiosi; se così non è significa che sto contribuendo a salvarle dall’oblio nel quale prima o poi finirebbero.
 
LA SPINA DEL PESCATORE
 
Si racconta che un medico curava un pescatore il quale aveva contratto un’infezione ad un piede e non riusciva a liberarsene. Passava il tempo, ma, nonostante l’impegno continuo e premuroso del medico, quel piede continuava ad essere gonfio e dolente. Un giorno il pescatore si recò per le consuete cure in casa del medico, ma questi era assente e lo sostituiva il figlio, che da poco si era laureato pure in medicina. Il giovane medico guardò attentamente il piede del paziente e si accorse che la causa di tutto il suo male era una grossa spina di pesce da anni conficcata nella carne. Allora prese le pinze e in un attimo la estrasse, poi disinfettò la piaga e in breve tempo il pescatore guarì. Al ritorno del padre il figlio gli comunicò con orgoglio il suo successo, ma quello, invece di gioirne, lo rimproverò aspramente con queste parole: “Incosciente, come hai potuto? Io ti ho fatto laureare grazie a quella spina!” L’espressione “Chista è la spina di lu marinaru” si usa quando qualcuno per trarne guadagno porta per le lunghe la soluzione di un problema.