I PROVERBI: - Acqua passata nun macina mulinu. Acqua passata non fa macinare il mulino - Amicu fàrsu è malu vicinu, ti jetta la petra e ammuccia la manu. Il falso amico è un cattivo vicino, che tira la pietre e nasconde la mano.

- Ammatula ti pittini e t'allisci, lu cuntu ca t'ha fattu nun t'arrinesci. È inutile che ti pettini e ti fai bella, il conto che ti sei fatta non ti riesce.

- Amuri, biddizzi e dinari sunnu tri cosi ca nun si punnu ammucciari. Amore bellezze e denaro sono tre cose che non possono essere nascoste.

IL PERSONAGGIO:

LU FALLIGNAMI: il falegname era un artigiano che lavorava il legno. Vi erano falegnami da vario tipo, che non sempre disponevano di bravura ed attrezzatura tale da elevarsi al rango di mobilieri veri e propri. Quindi c’era “lu mastriceddu”, il piccolo maestro, che si occupava di riparazioni, di piccoli lavori, di recupero di qualche vecchio pezzo di mobile rendendolo ancora utilizzabile. C’era lu mastru, che se non aveva disponibilità economica per gestire una bottega in proprio, per comprare materiale da tenere in deposito, lavorava a giornata presso un falegname che disponeva di risorse, di bottega attrezzata di magazzini forniti. Quest’ultimo era il vero maestro e generalmente la gente lo gratificava dell’appellativo di “mastru” messo davanti al nome. La nascita di mobilifici, di fabbrica di infissi etc. ha portato alla scomparsa di questa figura, che ora con la crisi tende a ritornare.