consegnandosi alle grinfie di politici che da 20 anni tentano di azzannare e decapitare l’ospedale di Comiso". L’on Salvatore Zago comincia con queste dichiarazioni pesanti la conferenza stampa organizzata dal Pd cittadino incentrata sul rischio chiusura del nosocomio comisano. Secondo Zago, il sindaco Giuseppe Alfano ha rinunciato a priori a difendere da qualunque attacco il "Regina Margherita", consentendo prima l’accorpamento dei reparti di ostetricia e ginecologia all’ospedale di Vittoria, e poi lo smantellamento progressivo. «Questi sono i primi ma evidenti segnali - ha proseguito Zago - della tanto conclamata omogeneità politica , da Roma a Palermo, a Ragusa. Adesso Alfano, dichiara di fare le barricate in difesa dell’ospedale, ma sicuramente vive in un altro pianeta oppure è ingenuo poiché ha capito con molto ritardo di essere caduto in una trappola nella quale negli ultimi 20 anni, non era caduto nessun sindaco». Zago ha concluso il suo intervento, dichiarando che il Pd non si trova in netto dissenso con il piano di rientro dell’assessore Russo, ma sicuramente non è accettabile già dall’inizio della vicenda che i reparti siano stati accorpati, facendo diminuire i numeri dei ricoveri annuali a Comiso , in modo da far rientrare il nosocomio nella graduatoria delle strutture da smantellare. «Mesi fa - ha ribadito l’ex deputato regionale - avevo anche invitato il sindaco a discutere su alcune proposte di razionalizzazione e non di accorpamento. Avevo proposto di lasciare al "Regina Margherita" i reparti di maternità , pediatria, ginecologia, chirurgia e chirurgia plastica, oculistica, e di spostare a Vittoria tutto il resto. Ma tale proposta , non ha avuto seguito. Adesso non si capisce perché si vuole decapitare un nosocomio che da sempre registra il maggior attivo di tutte le strutture presenti in provincia. Alfano, si macchia anche di questa infamia.» Sulla stessa lunghezza d’onda anche Gigi Bellassai, segretario cittadino del Pd, che dichiara di essere curioso di sapere cosa farà adesso Alfano: "Ammetterà - dichiara Bellassai - d´essere stato preso in giro da rappresentanti politici del suo stesso partito? Non ci convince lo scontro Leontini- Incardona, e non ci interessano le battaglie interne soprattutto se sono a scapito della comunità .» Anche l’on Pippo Digiacomo, presente alla conferenza stampa , ha parlato di tripla operazione da condurre a tutela dell’ospedale: « innanzitutto è necessaria la mobilitazione sul e del territorio, poi occorre presentare un emendamento in sede regionale, ed infine è necessario che vi siano degli incontri con i vertici ASL per capire se il governo regionale, per far quadrare i conti, deve comunque e sempre penalizzare la città di Comiso.» (fonte corriere di Ragusa L.I.)