“Salvamarâ€, in contrada “Zona Portoâ€. Il convegno, organizzato dall’assessorato regionale all’Agricoltura, vuole fare il punto sull’attivazione di una filiera interamente regionale sull'acquacoltura in “acque interneâ€. Durante il seminario sarà eseguita la prova sperimentale-dimostrativa sul finissaggio in acque salmastre della trota e di altre specie. A concludere i lavori sarà l’assessore regionale all’Agricoltura e foreste, Giovanni La Via. La Sicilia ha conosciuto, in questi ultimi anni, un intenso e continuo sviluppo delle pratiche d’acquacoltura, soprattutto di specie marine come spigola, orata, ma anche sarago pizzuto e dentice. Nell’ultimo periodo, in Italia, rispetto al totale dell’offerta di mercato, la percentuale di pesce proveniente dagli allevamenti si è confermata in continuo aumento, attestandosi al 40%, con una produzione nazionale che supera le 230 mila tonnellate (comprese le produzioni dei molluschi bivalvi che rappresentano oltre il 70% della produzione totale) e un fatturato aziendale lordo di oltre un miliardo di euro. La Sicilia, limitatamente alle specie eurialine, spigole e orate su tutte, contribuisce per il 35% al totale nazionale, per il 6% al totale di pesci di tutte le specie prodotte (marine e acquadulcicole) e per l’1,2% all’intero prodotto nazionale. Tutto questo, espresso in numeri, equivale a 2.800 tonnellate di produzione siciliana, per un giro di affari di 12 milioni di euro. (Fabio De Pasquale)