La classe politica iblea è lenta da un punto di vista politico, burocratico e progettuale. Questo quanto affermato

 dall’on Pippo Digiacomo, per quanto riguarda l’utilizzo dei fondi ex Insicem, di cui si parla da 10 anni, ma che restano ancora «giacenti» nel nulla. Dopo la querelle legata all’utilizzo dei fondi ex Insicem, interviene anche l’on Pippo Digiacomo che si dichiara preoccupato per la lentezza estenuante con la quale si procede per l’utilizzo dei predetti fondi. Il deputato regionale del Pd, si chiede se sia mai possibile che questa opportunità d’investimento di risorse cospicua (quasi 60 milioni di euro che, in una contingenza così difficile, anzi, critica per la nostra provincia potrebbero essere una grande boccata d’ossigeno per l’economia ragusana) si trascini ormai da dieci anni e non abbia ancora prodotto che progetti preliminari o poco più. «A mio avviso - dichiara Digiacomo - è necessario un cambio di passo. Dobbiamo essere veloci, politicamente, burocraticamente e progettualmente veloci se vogliamo candidare la nostra provincia ad essere una grande piattaforma logistica con un progetto forte che – in linea con l’azione programmatica promossa da Robert Leonardi – utilizzi i fondi della programmazione 2007-2013 per completare il salto di qualità progettato in questi anni». Adeguamento della rete ferroviaria, riapertura degli scali merci, rilancio dell’università e della formazione, porto turistico di Marina di Ragusa, aeroporto di Comiso, rilancio del porto di Pozzallo, autoporto di Vittoria, raddoppio della 514, completamento della Siracusa-Ragusa-Gela, costruzione del terzo polo industriale ipparino, adeguamento dei P.R.G. dei 12 comuni per accogliere e sfruttare la grande opportunità turistica determinata dall’apertura dell’aeroporto di Comiso, sono secondo Digiacomo, le priorità per cogliere in balzo quest’opportunità straordinaria di rilancio «di una provincia che oggi non è più - conclude Digiacomo - l’isola felice di qualche tempo fa». ( fonte corriere di Ragusa. L.I.)