e dal versamento dei contributi previdenziali». Prevede iniziative forti il disegno di legge che la Commissione regionale Antimafia ha approvato all’unanimità . Si vuole premiare i coraggiosi, coloro che hanno l’audacia di alzare la testa, di guardare gli estortori in faccia e puntare il dito contro di loro durante i processi. Come sta succedendo in questi giorni a Palermo, dove molti commercianti hanno trovato la forza di sillabare i nomi e i cognomi dei picciotti del pizzo dentro le aule dei tribunali. Di questo s’è parlato a Vittoria, nella sala degli Specchi, nel corso della visita di Lillo Speziale, presidente della Commissione regionale Antimafia. Il parlamentare ha annunciato la presentazione di un disegno di legge bipartisan che introduce agevolazioni «pesanti» e allettanti per tutti gli imprenditori che denunciano il pizzo. La bozza di legge, già esitata all’unanimità dai componenti della Commissione, prevede «l’esenzione per cinque anni dalle imposte Irap, Ici e dal versamento dei contributi previdenziali». Per la cronaca, va detto che la primogenitura dell’iniziativa è del padrone di casa. Il sindaco Giuseppe Nicosia nel marzo scorso organizzò un convegno «Antipizzo», alla presenza di Leoluca Orlando, che alcuni snobbarono e altri boicottarono. Nicosia lanciò l’idea di sgravare dalle imposte comunali commercianti e imprenditori vittoriesi pronti a segnalare alle forze dell’ordine e alla magistratura i nomi dei criminali. La notizia fece il giro dell’Italia e adesso è stata enfatizzata dai media nazionali, fra tutti l’Unità . Il presidente Speziale nei giorni scorsi ha manifestato al sindaco vittoriese la disponibilità dell’incontro istituzionale, che ieri s’è concretizzato con l’esposizione di una serie di iniziative a sostegno delle vittime del racket. (fonte corriere di Ragusa G.L.L..)