Il "Magliocco" non ha i requisiti per assumere la qualifica di «aeroporto di interesse nazionale». Il sindaco Giuseppe Alfano interviene di nuovo sui problemi connessi all’operatività

dell’aeroporto «Magliocco» a causa della polemica innescatasi con l’ex sindaco Pippo Digiacomo, che, nei giorni scorsi, ha affermato che l’aeroporto appartiene ad un ente pubblico, e che quindi lo Stato ha il dovere di investire somme per i servizi di volo e di sicurezza anti incendi. «Lo Stato non ha alcun obbligo di assicurare i servizi di controllo del traffico e la presenza dei Vigili del fuoco all’interno dell’aeroscalo - risponde Alfano- e anzi, nel parere reso dal Capo di Gabinetto del Ministero dei Trasporti, Achille Toro, si legge che in atto «non si ritiene che sulla scorta dei criteri contenuti dall’art.698 c.n per la classificazione degli aeroporti (dimensioni, tipologia di traffico, ubicazione territoriale e ruolo strategico) l’aeroporto di Comiso abbia i requisiti per assumere la qualifica di aeroporto di interesse nazionale». «Voglio aggiungere- conclude il sindaco- che ad essere preoccupato del fatto che i costi ingenti dei servizi per il controllo del traffico e per la vigilanza antincendio vengano a gravare sulla società di gestione preoccupa non solo il sottoscritto ma anche addetti ai lavori del calibro del presidente dell’Enac, Vito Riggio e del presidente di Intersac Gaetano Mancini, nonché il presidente della Regione, Raffaele Lombardo che hanno tutti promesso il loro interessamento affinché il decreto con il quale si dichiara lo scalo di Comiso di interesse nazionale, venga al più presto emanato». (fonte corriere di Ragusa)