Bacco piace anche ai ragusani. L’alcolismo ibleo segue il trend nazionale e regionale, dal 6 all’8% alzano troppo il gomito prima, durante e dopo i pasti. I bevitori a rischio del distretto
di Vittoria sono circa 4 mila. Dati ufficiali Sert, che ha avuto il merito di fare aprire gli occhi organizzando un seminario per specialisti sull’argomento a palazzo Iacono; presenti, oltre a Giuseppe Mustile, i vertici del Sert e dell’Arcat regionale Giuseppe La Rocca e Michele Parisi. Percentuale sinistra che corrisponde a circa 18 mila bevitori moderati e «che mette in zona rischio- afferma Giueppe Mustile, medico e responsabile Sert di Vittoria- coloro che vanno oltre le 3 unità alcologiche. Cosa fare? Ridurre i consumi nella fascia che va dai 19 ai 49 anni significherebbe ridurre i danni di circa il 40%. Ogni anno muoiono 25 mila persone per uso di alcol correlati: cirrosi epatiche, malattie cardiache, ecc.» All’uso dell’alcol sono legati le più grandi tragedie del terzo millennio. Gli incidenti stradali e non solo. Per fare capire meglio cosa intende dire, il responsabile del Sert Sicilia Michele Parisi cita le origini dell’uomo. «L’uomo beve da quando cavalcava l’asino, ma lo scontro fra due asini non aveva lo stesso effetto di uno scontro fra due auto». A Vittoria sono 120 le persone a rischio in cura Sert. Oltre al pericolo incidente stradali, l’uso di bevande alcoliche, è stato accertato, stimola altri reati. Numeri da fare accapponare la pelle. La violenza sessuale, in casa e fuori, è spesso figlia della sbornia, quella moderata, naturalmente: 80/88%. Esempio? I romeni amano bere e detengono il primato degli stupri. Gli incidenti stradali incidono nella misura del 40%, altrettanto gli incidenti sul lavoro, 40%. Gli omicidi sono spesso comandati da «Bacco» nella misura del 50%, di meno i suicidi, 30%, e anche le lesioni hanno una percentuale alta, 78%. Commenti? No, meglio dire riflessioni. A tutti i livelli. «Se hai problemi di alcol- recita lo slogan conclusivo del convegno- non avere paura, rivolgiti al Club alcolisti in trattamento, presso tutti i Sert della Sicilia». Una terapia adeguata, un attento e guidato controllo di psicologi, medici e assistenti sociali può aiutare molto. Tornare all’epoca dell’asino non si può, eliminare la velocità delle macchine e la pericolosità delle nostre strade neanche, conviene guardare il bicchiere: che non sia mezzo pieno né mezzo vuoto, ma nella via di mezzo.(fonte corriere di Ragusa G.L.L.)