Redazione Lo slogan pronunciato in dialetto faceva rima: «Brunetta, Brunetta, leva i manu ra nostra sacchetta». Circa 200 dipendenti del Parastato sono scesi in piazza per protestare contro il ministro Renato Brunetta che non fa distinzioni tra fannulloni e stacanovisti d’Italia. Dopo un corteo che da viale tenente Lena s’è fermato in piazza San Giovanni, i lavoratori hanno chiesto e ottenuto un incontro in Prefettura per rappresentare il malessere della categoria al rappresentante del Governo in Provincia. Una delegazione di lavoratori, supportati da Rsu e sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil e Cisal, è stata ricevuta dal vicario Claudio Sammartino. «In campagna elettorale ci avevano detto che lo stipendio dei pubblici dipendenti era fermo da 10 anni e ci avevano promesso aumenti per ridare potere d’acquisto al salario, appena hanno vinto le elezioni il primo provvedimento è stato quello di decurtarci una media di 300-400 euro al mese. Siamo stati traditi». E’ questa, in sintesi, la civile protesta che i lavoratori degli enti pubblici non economici ragusani hanno portato in piazza e in Prefettura, in concomitanza con altre identiche manifestazioni che si sono svolte in tutta Italia. E non sarà l’ultima, perché nei prossimi giorni si svolgerà un’altra assemblea alla sala Avis alla quale parteciperanno tutti i deputati iblei. (fonte corriere di Ragusa)