I lavori erano stati appaltati dieci mesi fa, ma non si ha alcuna notizia sulla data d´avvio degli stessi. E’ la tela di Penelope del liceo "Carducci", i cui studenti

 hanno scioperato, astenendosi dalle lezioni (nella foto). L’immobile ormai trentennale, presenta gravi danni strutturali. Il soffitto della palestra, realizzato con materiali ormai non conformi e banditi dalle norme di sicurezza scolastiche, è semplicemente un colabrodo. Le aule sono sottoposte a infiltrazioni di umidità che sicuramente non rappresentano il top della salubrità per studenti e docenti. Classi che sono costrette a fare lezioni in ripostigli attrezzati alla meno peggio per la carenza di stanze adatte. Ma evidentemente tutto ciò non è sufficiente per avviare i lavori di ristrutturazione ed ampliamento. Già dall’anno scorso, l’assessore provinciale all pubblica istruzione Giampiccolo aveva garantito un suo sopralluogo nell’istituto. La «garanzia» è scaduta ieri. Neanche una telefonata dall´assessore. Dunque gli studenti hanno scioperato. Responsabilmente, non hanno abbandonato la scuola per godersi un giorno di vacanza. Sono rimasti in assemblea davanti al portone della scuola, dove la rappresentate di istituto, Irina Zisa, con il megafono, ha ripercorso le tappe di questa interminabile vicenda che si trascina ormai da troppo tempo. Alcuni studenti hanno anche fatto notare il completo disinteresse anche dei genitori in questa vicenda, rammaricandosi del fatto che magari, la loro presenza, avrebbe dato ancora più peso alla questione. Qualche studente, ha anche disertato lo sciopero, definendolo strumentalizzato. In realtà, davanti a determinate cose, c’è poco di strumentale. Se lo studio è un diritto, lo sono anche i locali adeguati. (fonte corriere di Ragusa L.I.)