CANNELLA SVERGOGNA CONSIGLIO: "GRUPPI CONSILIARI ILLEGITTIMI"
"Vogliono istituire la Commissione consiliare trasparenza senza legalità? Una vergogna... Si viola l´art. 35 dello Statuto" Giuseppe Cannella, predicatore inascoltato nel deserto della politica vittoriese. "Come si fa - dice - a costituire la Commissione consiliare trasparenza se il presidente del Consiglio Luigi D’Amato non ha ancora comunicato ufficialmente i nomi e il numero dei gruppi consiliari"?. Sta quasi per concludersi la consiliatura e non abbiamo ancora capito quanti sono e da chi sono formati i gruppi del Consiglio comunale di Vittoria. Giuseppe Cannella ci ricorda che secondo l’articolo 35 dello Statuto comunale «ogni gruppo è costituito da almeno due consiglieri, salvo che i candidati eletti in una stessa lista siano in numero inferiore a due». E chiosa, Cannella: "Vogliono istituire la Commissione consiliare trasparenza senza legalità? Una vergogna…» Da ciò si deduce che gli indipendenti non possono essere di sinistra, di centro o di destra ma semplicemente gruppo misto e basta. L’altro aspetto da chiarire, ai sensi dell’art. 35 del Regolamento, sono i vari gruppi singoli che si sono costituiti dopo la fuoruscita di alcuni consiglieri dai partiti tradizionali dai quali provenivano. In che posizione si trova il presidente del Consiglio? E Azione democratica? Una giungla nella quale è facile entrare ma difficilissimo uscire, se non impossibile. E Cannella si rode dentro. "Uno Statuto che in diverse sue parti viene quotidianamente calpestato da 15 anni col tacito assenso della massime figure istituzionali, sindaco e presidente del Consiglio compresi. Una inenarrabile vergogna". In questi ultimi due anni il numero dei gruppi consiliari è aumentato così come il numero dei singoli consiglieri che si sono dichiarati indipendenti. "Le «migrazioni» e i cambi di casacca- puntualizza il consigliere di Bellaciao- sono stati numerosi e mutevoli e sono anche nati in modo naif ed estemporaneo gruppi consiliari di cui ora si ha scarsa traccia. Esistono consiglieri che in pochi mesi hanno cambiato più volte gruppo e che impropriamente hanno costituito gruppi formati da un singolo consigliere. Quasi sempre la nascita dei gruppi consiliari e i cambi di casacca naif si sono verificati con l’incredibile, tacito e colpevole assenso del presidente del Consiglio Comunale D’Amato". Cannella sostiene questa battaglia da un anno. "Diverse lettere formali e ripetuti interventi in consiglio comunale hanno quasi «costretto» il Presidente D’Amato e diversi consiglieri comunali a fare chiarezza sulla costituzione e sulla denominazione dei gruppi consiliari: una lettera dell’ufficio di Presidenza, nata all’indomani di un mio intervento in Consiglio, chiariva che entro il 24 luglio 2009 ogni consigliere doveva dichiarare a quale gruppo era iscritto in accordo con l’articolo 35 dello Statuto". Cannella aspetta ancora il pronunciamento dei consiglieri. "Con incredibile sorpresa - dice - ancora oggi nulla è stato fatto e all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale addirittura c’è la costituzione della Commissione Consiliare Trasparenza e si dovrebbero quindi eleggere presidente e componenti consiliari. Ma come si può deliberare tutto ciò quando ancora oggi la denominazione e la presenza di diversi gruppi consiliari è decisamente fuori norma e non ancora chiarita? Si può costituire la Commissione Trasparenza in questo clima di superficialità ed illegalità? Ciò appare grottesco e dà un’idea delle gravi condizioni in cui versano da parecchi anni le Istituzioni democratiche di Vittoria. Appare infatti gravissimo che nelle Commissioni possano essere presenti rappresentanti di gruppi consiliari illegittimi e fuori norma" (fonte: corriere di Ragusa.it.Giuseppe La Lota)
 
TERRORISTI ISIS ORA TEMUTI ANCHE DALLA POLITICA: PIÙ CONTROLLI
 
Nelle scorse settimane tutti a negare. Ora invece il cambio di rotta repentino. D´altronde si dice che solo gli idioti non cambiano idea Nelle scorse settimane tutti a negare. Ora invece il cambio di rotta repentino. D´altronde si dice che solo gli idioti non cambiano idea. E così accade che, dopo le notizie vere o presunte di possibili arrivi in Sicilia di terroristi dell´Isis anche tramite i barconi dei migranti che approdano al porto di Pozzallo, in molti escono allo scoperto chiedendo chiarimenti e rassicurazioni: tra questi anche alcuni politici dell´area iblea. Raffaele Gennuso, deputato all´Ars per il gruppo Mpa-Pds, ha postato un appello sulla sua pagina ufficiale Facebook rivolto al prefetto di Siracusa Armando Gradone. Gennuso chiede di intensificare i controlli nei centri di accoglienza, compreso quello di Pozzallo, per prevenire o monitorare presunte infiltrazioni di terroristi dell´Isis tra i migranti che sbarcano a Pozzallo. Gennuso scrive sul social network: "Non si può escludere a priori la presenza di terroristi dell´Isis fra coloro che sbarcano a Pozzallo. I terroristi dell´Isis potrebbero essere più vicini di quel che non si pensi. Se la Procura di Palermo ha aperto un´inchiesta su presunti infiltrati che sarebbero sbarcati con i migranti a Pozzallo, hanno sicuramente le loro informazioni e ragioni. Se arrivano nel sud est della Sicilia, alle porte delle nostre case,c´è da preoccuparsi. L´Isis mette a disposizioni dei migranti di tutto: dai gommoni alle vecchie carrette del mare, per creare il caos. Ma questo esodo che è oramai inarrestabile crea paura e preoccupazione soprattutto fra i siciliani. Il ministro Alfano - scrive ancora il deputato regionale - metta la parola fine a questi arrivi incontrollati che adesso hanno pure la regia del terrorismo. Faccio appello al prefetto di Siracusa- chiude Gennuso - affinchè vengano attentamente controllati i centri di accoglienza". Altro appello è quello del vice presidente regionale di Forza Italia e presidente del Distretto turistico degli iblei Giovanni Occhipinti. Il forzista chiede maggiori controlli da parte delle forze dell´ordine sulle strade provinciali di tre province. "E’ necessario - scrive Occhipinti – prevedere l’immediato ripristino dell’operazione ‘Strade Sicure’ per le province di Ragusa, Agrigento e Siracusa, nelle quali il servizio era stato sospeso dal primo gennaio 2015, a causa del taglio del numero dei militari coinvolti nell’operazione, da 4 mila 250 unità e 3 mila unità. Credo che le tre province siciliane non possano essere lasciate senza i militari, soprattutto in presenza di una crescente minaccia di terrorismo internazionale". Tra le motivazioni addotte da Occhipinti "La presenza nelle province di Ragusa e Siracusa di pozzi petroliferi e di industrie oltre che meta di continui sbarchi di extracomunitari. Non si può tagliare un servizio del genere, soprattutto in un momento tanto delicato, nel quale si registrano - chiude Occhipinti - continui allarmi" (fonte: corriere di Ragusa.it - .Calogero Castaldo)
 
QUATTRO CORSI PAC PER INVESTIRE SUL FUTURO DEI GIOVANI
 
Il direttore Paolo Ucchino spiega l’importanza di 4 corsi destinati a formare giovani per energia rinnovabile, promozione de territorio, front-office turistico-alberghiero, rifiuti, ecologia e raccolta differenziata Con lo slogan «Investiamo per il vostro futuro», Paolo Ucchino (foto), direttore del Cipat (presidente Carmelo Gurrieri), ente di formazione professionale ragusano, mira a coinvolgere quanti più giovani possibili, della fascia 18/35 anni, nella fruizione dei corsi in fase di avvio. Si tratta di corsi che fanno parte del Piano Giovani Pac (Piano di azione e coesione) finanziato dal Mef (Ministero economia e finanza) nel 2013 per un importo di circa 6 miliardi. «Nell’ambito di questi 6 miliardi- dice il direttore Ucchino- 452 milioni sono destinati al Piano Giovani Sicilia. La Giunta regionale ha destinato per interventi formativi per disoccupati ben 286 milioni di euro da spendere obbligatoriamente entro il 31 dicembre 2015». I corsi si dividono in 4 settori, per i quali la Regione prevede maggiori possibilità di occupazione. Il primo corso si occupa di energia rinnovabile e rientra nel progetto Paes. I comuni sarebbero molto interessati a utilizzare queste professionalità. Il secondo corso riguarda la Promozione culturale e naturale del territorio ibleo, legato al patrimonio dell’Unesco e alle riserve naturali della provincia. Il terzo corso mira a formare addetti al front-office (settore turistico-alberghiero) e risulta essere uno dei più richiesti dai giovani. Il quarto corso è orientato al settore dei rifiuti, dell’ecologia e della raccolta differenziata. Per questo corso è in atto una convenzione con tutti i sindaci della provincia. Ogni corso ha la durata di 810 ore e dovrà concludersi, come detto, entro il 31 dicembre 2015. «Ci stiamo mettendo al servizio del territorio-conclude il direttore Paolo Ucchino- per dimostrare che la formazione di enti privati, in collaborazione con istituzioni pubbliche e aziende private leader puo essere l’anello di congiunzione tra domanda e offerta. L’ente forma, il privato e il pubblico reclutano gli allievi formati adeguatamente».(fonte: corriere di Ragusa.it)