di rappresentanza di SLC Cgil  in Posta Italiane. E’ questo un risultato che premia l’impegno dell’intera struttura organizzativa della CGIL e che ci incoraggia a proseguire nella lotta quotidiana per l’affermazione dei diritti dei lavoratori postali. L’aver conquistato anche un terzo dei seggi dei rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori (RLS) è un ulteriore risultato che rappresenta un segnale di discontinuità da parte dei lavoratori postali rispetto all’immobilismo che fino è imperato. SLC CGIL con i suoi RSU eletti Alessandro Plumeri e Matteo Blundetto, inizierà subito un percorso di condivisione con le  RSU elette, per portare avanti le problematiche dei lavoratori postali, che, se non affrontate e risolte, continueranno a pesare ed avere pesanti ricadute  sulla cittadinanza. La politica delle Poste Italiane  mira solo ed esclusivamente a privilegiare i servizi ad alto valore aggiunto (banco posta), sortisce per il cittadino un unico effetto: essere coccolato come cliente quando acquista un prodotto finanziario, e di contro essere umiliato restando in  fila per ore per ritirare una raccomandata ! Le ricadute per il lavoratore postale sono sotto gli occhi di tutti,  come per gli uffici pubblici (Brunetta in questo fa proseliti) si attacca il lavoratore additandolo come fannullone, assolvendo di fatto il managemet di Poste Italiane, che invece ha la responsabilità di un disservizio (come per il ritiro delle raccomandate) che è al limite del reato di interruzione di pubblico servizio. R.L.