nella rete degli inquirenti dieci persone, appartenenti ad un’organizzazione che faceva delle scommesse on line una fonte non indifferente di guadagno illegale, visto che non venivano pagate le tasse sulle giocate effettuate dagli scommettitori e quindi frodando lo Stato. Nel corso delle indagini, che oltre a sofisticati mezzi si sono avvalsi anche di intercettazioni telefoniche ed ambientali, è emersa con chiarezza la tecnica di “arruolamento†degli scommettitori e soprattutto la cura nell’individuare coloro che avrebbero assicurato un certo margine minimo di puntate per gli eventi sportivi. Dalla finale di Champions League alle partite degli europei di calcio, ma anche alle gare di Formula Uno e quelle di motociclismo e tennis, gli scommettitori avevano un ampio bouquet sul quale fare il loro gioco. Le eventuali vincite venivano pagate in contanti attraverso gli internet point compiacenti o addirittura con un servizio a domicilio, per evitare di lasciare tracce che avrebbero potuto insospettire le forze dell’ordine. Dalle indagini della Guardia di Finanza di Siracusa, che si sono protratte per circa diciotto mesi, è stato possibile appurare che vi erano scommettitori con conti aperti di 70 mila euro. Almeno duecento gli utenti registrati nei quattro siti internet monitorati dalle fiamme gialle, che garantivano guadagni considerevoli alle persone che facevano parte dell’organizzazione. Non venivano accettate le scommesse di coloro i quali avevano situazioni debitorie che venivano in questo modo considerati dei cattivi pagatori. Un sistema che si stava allargando a macchia d’olio e che oltre a Siracusa, comprendeva altri punti di raccolta scommesse a Milazzo, Barcellona Pozzo di Gotto, Catania, Ragusa e Rosolini. (fonte libertà Sicilia R.L.)