dell’Arma hanno proceduto a verifiche e controlli sull’intera giurisdizione al fine di individuare potenziali minacce alla salute dell’ambiente addivenendo a due risultati importanti. I Carabinieri della Stazione di Belvedere, coadiuvati dai militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno effettuato un controllo presso un’impresa per la produzione di termosifoni scoprendo diverse irregolarità . I militari hanno proceduto al sequestro di diversi cumuli di materiale di scarto della lavorazione accatastati in alcuni capannoni, e di diverso altro materiale accumulato in area aperta: si tratta di rifiuti speciali e per questo i responsabili dell’impresa dovranno rispondere alla Procura della Repubblica di Siracusa, dell’ipotesi di stoccaggio provvisorio non autorizzato e deposito incontrollato di rifiuti. Peraltro i Carabinieri hanno anche accertato che non erano mai stati effettuati i controlli sulle emissioni atmosferiche, procedendo così anche ad elevare contravvenzioni per oltre 4000 euro ed interessando l’ARPA per accertamenti. Sono stati apposti i sigilli a circa 140 metri cubi di materiale che, da ora, è sotto sequestro e, quindi, a disposizione della Magistratura inquirente per i successivi provvedimenti. Nel corso del servizio a tutela dell’ambiente, i Carabinieri della Stazione di Priolo Gargallo hanno sequestrato invece un’area di 5 mila metri quadrati dove si era di fatto realizzata una discarica abusiva di materiali di ogni tipo: lastre di eternit, mobili e materiali di risulta di lavori edili, contenitori di plastica ed elettrodomestici, batterie di auto e copertoni. C’era di tutto, insomma, tanto che i militari nel guardarsi intorno hanno avuto la sensazione di perdere l’orizzonte del confine del materiale. Anche in questo caso i Carabinieri hanno delimitato l’intera area con nastro bianco rosso ed evidenti cartelli che indicano il sequestro preventivo d’urgenza operato dalla Benemerita al fine di impedire che il reato venga ulteriormente aggravato. Sono in corso le indagini dei Carabinieri di Priolo per arrivare all’identificazione dei proprietari dell’area e dei potenziali autori del reato, in attesa che anche questa area venga bonificata. Due risultati che dimostrano la costante attenzione dei Carabinieri sul fenomeno inquinamento e sulla necessità di preservare il prezioso patrimonio ambientale del territorio siracusano.