(Adnkronos/Labitalia) - Un'interrogazione per chiedere quali iniziative si intendono adottare per tutelare gli interessi dei produttori siracusani del limone 'Femminello',
orgoglio dell'intera produzione agrumicola siciliana. L'ha presentata all'assessore regionale della Sicilia per l'Agricoltura, Govanni La Via, il vice presidente della Commissione parlamentare Affari Istituzionali, Vincenzo Vinciullo. ''Uno dei prodotti caratteristici -scrive Vinciullo nell'interrogazione- della produzione agricola siracusana e' il limone 'Femminello'. La peculiarita' di questo agrume sta tutta nella tipologia di produzione, di raccolta e di spedizione. Nello specifico il Femminello viene raccolto a mano in tempi prestabiliti, viene accuratamente e delicatamente riposto in contenitori specifici, viene fatto riposare alcuni giorni e non viene irrorato con funghicidi e cere per consentire l'uso alimentare della scorza''. Caratteritiche che, afferma Vinciullo, gli hanno consentito, a livello nazionale, il riconoscimento Igp (Indicazione Geografica Protetta). ''L'Unione Europea ha rigettato - prosegue Vinciullo- l'istanza fatta dal Consorzio del limone di Siracusa, di riconoscimento dell'Igp a livello europeo motivandolo con il fatto che la lavorazione del Femminello deve poter essere effettuata in qualsiasi parte d'Europa.Le motivazioni -conclude Vinciullo- violano apertamente le piu' elementari condizioni di concorrenza fra produttori. Infatti le stesse condizioni non sono state applicate ai limoni di Sorrento e di Amalfi ed a quelli prodotti in Spagna e Portogallo, agrumi che vengono prodotti solo nelle stesse zone di origine''. La possibilita' della lavorazione del Femminello, in altre localita' che non sia Siracusa, ''causerebbe sicuramente il proliferare di frodi e di appropriazioni improprie del marchio''.