ANTICHE ANFORE DI PRESUMIBILE EPOCA ROMANA RINVENUTE DAI CARABINIERI AL LARGO DELLA COSTA
Anfore, presumibilmente di epoca romana, ritrovate, ieri mattina, a largo delle coste iblee. Sono stati i sommozzatori dei carabinieri, in collaborazione con i militari dell’Arma e i militari della Capitaneria di porto di Pozzallo, i quali hanno messo a disposizione la motovedetta Cp888 (nella foto), a scovare, nei fondali marini del Mediterraneo, in prossimità della città di Pozzallo, alcune anfore. La scoperta è stata resa possibile grazie alla segnalazione di alcuni subacquei della provincia di Ragusa, i quali hanno avvisato le forze dell’ordine dell’importante scoperta. Nel giro di pochi giorni, si è subito attivata la macchina organizzativa coordinata dal capitano dei Carabinieri della compagnia di Modica Alessandro Loddo. Il timore era che le anfore potessero essere trafugate. Non è escluso, infatti, in passato, che lo specchio d’acqua antistante Pozzallo sia stato saccheggiato da qualche «sub» senza scrupoli al fine, poi, di rivendere questi preziosi reperti al mercato nero. L’operazione è durata circa quattro ore. I reperti archeologici sono stati recuperati a circa settanta metri di profondità . Non è da scartare l’ipotesi, comunque assai remota, che, nella zona, ci sia pure il relitto di una nave, che trasportava il carico di anfore e che poteva essere diretto proprio sulle coste iblee. Le anfore appaiono in buono stato e, probabilmente, sarebbe stata la stessa acqua fredda di quella profondità elevata a conservarle bene. Il pomeriggio di ieri è servito alle forze dell’ordine per ripulire i preziosi reperti e per studiarne le peculiarità . Alcune anfore presenterebbero, secondo alcune indiscrezioni, dei disegni che i secoli e l’acqua del mare hanno, di poco, scalfito. Nei prossimi giorni, saranno effettuate ulteriori ricerche, da parte dei sommozzatori, al fine di constatare se i fondali marini conservino, allo stato attuale, altri reperti storici. (fonte: corrierediragusa CC)
MODICA: L´ESTATE È FINITA MA LA CITTÀ È SEMPRE A SECCO
 Il ritorno a casa è a secco. Nulla di nuovo nell’erogazione dell’acqua al quartiere S. Cuore. Quanti avevano sperato di trovare maggiore quantità d’acqua dai rubinetti ed anche maggiore pressione al ritorno dalle vacanze estive sono rimasti delusi. La situazione non è per nulla migliorata. «E’ peggiorata – dice Nino Cerruto - Il consiglio comunale in questi ultimi mesi ha concesso numerose varianti al piano regolatore autorizzando villette ed alberghi ed alcune di queste sono previste anche con piscina. La popolazione residente al quartiere S. Cuore aumenta ma l’acqua è quella di venti anni fa». Il paradosso odierno è la nuova rete idrica ormai completata e per la quale sono in corso ormai gli ultimi allacci. Nella rete, costata otto milioni di euro, non scorre acqua sufficiente per soddisfare le esigenze dei residenti perché non ci sono pozzi dove prelevare l’acqua. L’unico miglioramento rispetto alla situazione più recente è l’eliminazione delle perdite che era un’aggravante per il già precario stato del servizio. Senza pozzi non c’è dunque futuro né speranza per un servizio migliore. Per realizzare i pozzi bisognerebbe eliminare un altro paradosso alla base e l’amministrazione ne avrebbe tutti gli strumenti;la progettazione dei nuovi pozzi è di competenza infatti dell’assessorato ai Lavori Pubblici, la gestione dell’impianto, la rete che dai pozzi porta alla conduttura e quindi nelle case fa invece riferimento all’assessorato all’Urbanistica e la manutenzione è affidata infine alla Multiservizi mentre i tecnici della rete idrica sono alle dipendenze dell’ufficio idrico. Un miscuglio di competenze che complica una situazione difficile e che la politica potrebbe risolvere se solo volesse redistribuendo le competenze. Il caso è al centro del confronto politico e della verifica tra i partiti. Nino Cerruto, Nuova Prospettiva, ha lanciato da tempo siluri contro Giorgio Cerruto, assessore ai Lavori Pubblici per i ritardi accumulati e ha proposto l’accorpamento con Urbanistica, retto da Elio Scifo, Pd. Questa è la linea del Pd ma Mpa fa orecchie da mercante perché non vuole mollare l’assessorato di Cerruto. (fonte: corrierediragusa DG)
IL "RAGUSANO" SI GUSTA AL GREENWICH MARKET DI
 LONDRA Il formaggio ragusano fa bella mostra di sé al Greenwich Market. Insieme ad altri formaggi "nobili" di tutta l’Europa è venduto sugli stalli del mercato di uno dei quartieri più esclusivi di Londra a quasi due euro 30cm per cento grammi. Insieme al ragusano anche il pecorino al pepe nero che sembra catturare l’attenzione dei londinesi nonostante un prezzo più sostenuto. «I formaggi siciliani – dice Francesco Milazzo, delegato di Ragusa dell’Accademia Italiana della Cucina - sono sempre più apprezzati sul mercato inglese nonostante la varietà di prodotti caseari commercializzati in Gran Bretagna». La Sicilia qualifica dunque la sua presenza anche perché insieme al prodotto al Greenwich Market ogni settimana viene indicata la zona di provenienza con tanto di cartina. La distribuzione dei formaggi siciliani avviene attraverso importatori qualificati che fanno riferimento diretto alle aziende produttrici della provincia. (fonte: corrierediragusa DG)