truffa aggravata e commercio e somministrazione di farmaci guasti. Il medico è accusato di avere intascato, anziché versarle all'Asl, le somme pagate da diversi pazienti per prestazioni sanitarie effettuate, in regime di intra-moenia, presso il suo studio privato di contrada Matarocco, per altro risultato essere "abusivo" (per mancanza di autorizzazione prefettizia) e in pessime condizioni igieniche. Gli è stato, inoltre, contestato di essersi appropriato di 20 confezioni di farmaci ospedalieri, nonché di attrezzature per esami diagnostici in dotazione al "San Biagio", di avere fatto credere ad una paziente di averla sottoposta, sempre nel suo studio privato, ad una Tac, utilizzando, in realtà , un diafanoscopio, di avere invitato, sia pure senza successo, un paziente visitato in ospedale a recarsi presso il suo studio per iniettargli un medicinale e di avere detenuto, sempre nei suoi locali di contrada Matarocco, circa mille di farmaci di vario genere scaduti (alcuni addirittura dal 1974). I fatti contestati sono relativi al periodo tra il 2003 e il 2007. L'indagine è stata condotta dalla Guardia di finanza, che fece irruzione nello studio privato del medico lo scorso 4 marzo.