(Adnkronos) - Un pregiudicato di 29 anni e' stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto dai carabinieri di Mazara del Vallo (Trapani) per omicidio, occulatamento
e distruzione di cadavere. Per gli investigatori avrebbe ucciso un tunisino di 43 anni e ne avrebbe bruciato il corpo. Il cittadino extracomunitario, sposato e con regolare permesso di soggiorno, da alcuni anni viveva a Salemi, nel trapanese, dove lavorava come bracciante agricolo stagionale. Era scomparso da quasi un mese, ma la denuncia era stata presentata solo un paio di giorni fa. Il delitto risalirebbe allo scorso 8 gennaio e i resti del corpo del tunisino sono stati trovati, grazie anche al fiuto di due cani pastore, Eros e Jack, del nucleo carabinieri cinofili di Palermo, nella chiesa sconsacrata di Maria Santissima della Catena. Castelli si trovava nella canonica adiacente, che aveva occupato abusivamente da alcuni mesi. L'omicidio sarebbe scattato al culmine di un alterco legato a questioni di denaro. Vittima e carnefice avrebbero anche bevuto insieme, poi una discussione durante la quale Castelli avrebbe spinto il tunisino giu' dalle scale della canonica. Nella caduta il cittadino extracomunitario avrebbe battuto violentemente la testa, morendo sul colpo.