Il 17 settembre, per gli scolari siciliani è suonata la campanella che dava il segnale dell’inizio dell’anno scolastico, ma non è vero che la scuola è un diritto per tutti.

A marittimo, la più lontana delle isole dell’arcipelago delle Egadi, non è suonata la campana per i ragazzi della scuola materna e per quelli dell’elementare. Infatti, nessun insegnante ha risposto alla chiamata del provveditore agli studi ed all’apertura della scuola, i bambini si sono trovati senza insegnanti e, quindi, nella impossibilità di iniziare le lezioni. Maggiore fortuna, per la verità, non hanno avuto i ragazzi delle medie di Levanzo, altra isola dello stesso arcipelago. Al suono della campana, era presente una sola insegnante, quella di matematica per tre classi, l’unica eroica docente ad avere accettato la nomina. La Preside dell’Istituo Comprensivo di Favignana, direzione da cui dipendono le scuole delle piccole isole, ha giustamente fatto ricorso alla graduatoria interna, ma all’appello si è presentato un solo insegnante per la materna, mentre l’unica in graduatoria per le altre classi ha rinunciato per motivi personali. Allo stato, quindi, restano vuote cinque cattedre e, date le nuove disposizioni della Gelmini, un disabile presente in classe, non avrà l’insegnante di sostegno. Davvero un bel diritto, come si chiedono i genitori delle famiglie interessate.