MAFIA E APPALTI. L’AUDIZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE KATIA BUCARIA DELUDE LE ASPETTATIVE
Doveva essere la testimonianza che avrebbe dovuto inchiodare l'ex assessore Bartolo Pellegrino. Katia Bucaria, presidente del consiglio comunale di Trapani, ha invece fornito una versione lucida ed equidistante pur non nascondendo il proprio disappunto per determinate scelte adottate dall''ex assessore. "Ha insistito per farmi entrare in politica", ha raccontato. "Sono stata la prima degli eletti. Ma quando ho chiesto di poter fare l'assessore mi ha risposto che non era opportuno visto che mio fratello faceva l'imprenditore. Ad altri invece ciò era consentito. Ad Agrigento Loredana Saieva, figlia di un imprenditore, era assessore provinciale". Katia Bucaria ha riferito anche un episodio accaduto durante la campagna elettorale a Catania. "L'imprenditore Totò Saieva mi consegnò una busta con dei soldi. Quando l'aprii restai sorpresa. Mi rassicurò dicendomi che si trattava di un contributo per il partito. Quando gli consegnai la busta, Pellegrino s'infuriò e mi disse di restituirgliela". Totò Saieva non era l'unico imprenditore che frequentava l'assessore. Katia Bucaria ha riferito che Tommaso Coppola, imprenditore di Valderice condannato per associazione mafiosa, si sarebbe recato diverse volte a casa di Bartolo Pellegrino. "Non so di cosa abbiano discusso. Credo che abbiano parlato della campagna elettorale. Noi in quel periodo sostenevamo il candidato sindaco Mario Sugamele". Katia Bucaria ha affrontato anche il tema dei piani costruttivi. Pellegrino è accusato di essersi attivato per agevolare alcune speculazioni edilizie a Villa Rosina. "Abbiamo approvato quei piani in piena libertà ed autonomia", ha detto il presidente del consiglio. "Pellegrino non ne era a conoscenza. Alcuni giorni dopo mi telefonò e mi rimproverò. Mi disse che non avremmo dovuto approvarli perché dietro a quegli atti si nascondevano interessi particolari ed illegali ma non mi spiegò mai quali". Il processo proseguirà il prossimo 10 giugno. Sul pretorio saranno chiamati a deporre il sindaco di Trapani Mimmo Fazio, Francesco Di Bono, capogruppo del Movimento per le Autonomie, e Vito Mannina, consigliere comunale dello stesso gruppo. Il pubblico ministero Andrea Tarondo ha chiesto inoltre di ascoltare anche l'onorevole Paolo Ruggirello, ex segretario particolare di Bartolo Pellegrino. La difesa ha invece chiesto di chiamare a deporre l'ex segretaria Assunta Carlino. I giudici si sono riservati. È stato intanto rinviato al prossimo 24 giugno il processo a carico di Francesco Virga, figlio del boss Vincenzo Virga, e dell'imprenditore Michele Martines, le cui posizioni sono state stralciate dal procedimento principale. I difensori, Ferruccio Marino e Paolo Paladino, hanno chiesto ieri l'acquisizione di una serie di atti. Il pubblico ministero si è riservato di esprimere il proprio parere. (fonte trapaniok)
SGARBI RIMUOVE IL RITRATTO DI NINO SALVO.
Il ritratto di Nino Salvo, potente esattore, sarà rimosso dalla mostra "Facce di mafiosi" attualmente in corso a Salemi. Il provvedimento è stato disposto dal sindaco Vittorio Sgarbi che ha così motivato la propria decisione: "Lo faccio non in difesa di una persona, ma di un principio, cioè il garantismo, visto che Nino Salvo, al contrario del cugino Ignazio, non ha mai subito condanne per reati di mafia". Nino Salvo è morto il 19 gennaio del 1986 per un tumore. Il cugino, Ignazio, condannato per associazione mafiosa, è stata assassinato il 17 settembre del 1992 a Palermo. Flavia Mantovan, l'artista che ha realizzato i ritratti attualmente esposti a Salemi, contesta la decisione assunta dal sindaco. "Mi sembra inaccettabile la censura di Sgarbi", dichiara l'artista. "Io avevo fatto una mostra molto più ampia nella quale c'erano tutti i protagonisti della mafia e dell'antimafia, anche Borsellino e Falcone. E' stato lo stesso Sgarbi a chiedermi di limitare la mostra solo alle facce di mafiosi. E' stato sempre Sgarbi a ricordarmi che l'episodio del presunto bacio di Riina con Andreotti sarebbe avvenuto nella casa dei Salvo. Nella mia percezione, dunque, i Salvo arrestati da Falcone erano mafiosi". "Prendo atto della buona fede della Mantovan", replica Sgarbi (fonte trapaniok)
“SOSTENIAMO L’ECONOMIA LIBERAâ€
Vuoi denunciare i tuoi estorsori, vuoi dire a voce alta i nomi di chi minaccia l'economia della tua attività ? Non abbandonarti allo sconforto di sentirti solo contro lo strapotere del racket?. Denuncia, ed usufruirai di numerosi vantaggi economici. E' la proposta di Fabio Bongiovanni, capogruppo dell'Udc ed è anche la prima volta che nella provincia di Trapani, la lotta all'estorsione diventa una proposta reale. " L'iniziativa- afferma Bongiovanni - intende dare un sostegno concreto a coloro che sono vittima della criminalità organizzata e che spesso si sentono abbandonati dalle istituzioni decidendo di non denunciare, rimanendo incastrati in una spirale criminale che strozza l'intera economia del territorio". Tra le agevolazioni sono compresi sgravi dell' 80% su alcuni tributi locali come l'Ici, l'imposta comunale sulla pubblicità , la tassa per lo smaltimento dei rifiuti, per l'occupazione di suolo pubblico ed ogni altra imposta locale per un periodo di 10 anni. Inoltre sarà possibile usufruire di fondi per il ripristino, la ricostruzione di immobili per un tetto massimo dell'80% di quanto dovuto e versato e concordare un piano di rientro con dilazione rateale fino a 5 anni. La proposta è già stata presentata e sarà presto al vaglio del consiglio comunale, in attesa di essere discussa e votata. (fonte trapaniok)