a seguito delle rivelazioni di un giovane marocchino di diciassette anni che, dopo essere stato sfruttato dall’organizzazione criminale per mettere a segno furti e rapine e per gestire lo spaccio di droga, ha deciso di ribellarsi e di denunciare tutto alla polizia. Due dei nove indagati hanno ottenuto il beneficio degli arresti domiciliari. Un decimo indagato, per il quale non sono scattate le manette, è stato invece sottoposto alla misura dell'obbligo di dimora. (fonte trapani ok)