STALKING, MINACCIA L'EX MOGLIE, ARRESTATO NEL TRAPANESE

(ANSA) - Un impiegato comunale e' stato arrestato per stalking nei confronti dell'ex moglie che lo aveva denunciato. La donna aveva deciso di lasciarlo e si era trasferita dai genitori, ma l'uomo aveva cominciato a minacciarla di morte, a telefonarle e pedinarla e aveva anche danneggiato il portone e i muri della casa dei suoceri, scrivendo frasi minacciose con colori a spray.

MAFIA: TRAPANI DEDICA PIAZZA A GIUDICE UCCISO GIACOMELLI

(AGI) - La piazzetta adiacente al palazzo di giustizia di Trapani sara' intitolata al giudice Alberto Giacomelli, ucciso dalla mafia il 14 settembre del 1988. L'iniziativa e' del Consiglio Comunale, ed e' stata formalizzata con decreto del sindaco. La cerimonia si terra' lunedi' 14 settembre, nel giorno del ventunesimo anniversario dell'agguato contro il magistrato, che quando venne assassinato era in pensione da un anno e mezzo dopo aver presieduto il Tribunale di Trapani. Come mandante dell'omicidio e' stato condannato all'ergastolo il boss corleonese Toto' Riina, con sentenza divenuta definitiva il 12 marzo del 2003. Giacomelli, e' emerso dall'inchiesta, venne condannato a morte perche' aveva disposto la confisca di alcuni terreni e di una villa di Gaetano Riina, fratello del capomafia, e della moglie a Mazara del Vallo. Gli esecutori materiali dell'omicidio non sono stati individuati.

BLITZ CONTRO IL GIOCO D’AZZARDO, 11 DENUNCE NEL TRAPANESE

(ANSA) - Undici persone denunciate per gioco d'azzardo, peculato, alterazione di sistemi informatici e frode informatica e otto videopoker truccati sequestrati è il bilancio di una operazione contro il gioco d'azzardo condotta dai militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Castelvetrano che hanno passato al setaccio vari locali belicini tra Castelvetrano, Santa Ninfa e Partanna. Nel corso dei controlli, svolti con l'ausilio di Ispettori dell'Azienda autonoma Monopoli di Stato, i finanzieri hanno ispezionato oltre 50 apparecchi e congegni da divertimento ed intrattenimento la maggior parte dei quali sono comunque risultati regolari. I videopoker sequestrati in parte avevano installati programmi vietati dalla legge e in parte funzionavano in modo irregolare e contenevano denaro contante anche per circa mille euro. In alcuni casi, infatti, sono stati scoperti congegni che consentivano la riduzione e talvolta l'azzeramento del valore effettivo delle giocate che viene comunicato in tempo reale per via telematica alla Azienda autonoma Monopoli di Stato attraverso l'utilizzo di una doppia scheda, clone di quella originale capace, tra l'altro, di ridurre notevolmente la percentuale delle poche vincite concesse ai giocatori.