COMUNI: SGARBI REVOCA INCARICO ASSESSORE SALEMI A TOSCANI

(ANSA) - Il sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi ha revocato l'incarico di assessore a Oliviero Toscani. 'Il fotografo, che aveva la delega alla Creativita', alla Comunicazione e ai Diritti Umani, - afferma Sgarbi - nonostante avesse annunciato l'intenzione di dimettersi, non ha mai formalizzato questo intendimento. Ho deciso di revocargli l'incarico perche' e' venuto meno il rapporto fiduciario. L'attivita' dell'assessorato continuera''. Causi (IDV) continua la polemica a distanza sul Luglio Musicale “Fazio faccia i nomi” Ancora polemiche dopo la bagarre consiliare sul Luglio Musicale. Un documento del consigliere di Italia dei Valori Nicolò Causi riapre il confronto. “Il consigliere delegato Antonio Galfano- scrive- ha fatto bene a rassegnare le dimissioni. Le considero serie e degne di rispetto. Non credo che abbia intenzione di ritirarle”. Causi dà una sua valutazione delle dimissioni presentate da Galfano ma respinte sia dal sindaco di Trapani Mimmo Fazio che dal presidente della Provincia Mimmo Turano: “Le dimissioni sono state rassegnate per le critiche politiche che gli sono piovute addosso sul programma proposto per tentare di risolvere i problemi dell’ente, che se attuato, potrebbe far perdere il prestigioso titolo di Teatro di Tradizione”. Il consigliere di Italia dei Valori contesta anche le dichiarazioni del sindaco Fazio: “Galfano non ha subito aggressioni di nessuna natura ne tantomeno indecorose”. L’esponente dell’opposizione si chiede poi dov’erano i consiglieri di maggioranza che avrebbero dovuto difendere Galfano. Causi apre un capitolo a parte sulla relazione riservata: “Perchè l’informativa riservata che si pretendeva di discutere in consiglio a porte chiuse non è stata consegnata ai consiglieri?”. Causi rimarca che quando si è acceso il dibattito Fazio non era più presente in aula: “Chi gli ha fatto il resoconto non si è attenuto alla verità. Faccia i nomi di chi avrebbe aggredito Galfano”. Soltanto su un punto Causi è d’accordo con il primo cittadino: “Condivido la scelta del sindaco di trasmettere gli atti delle sedute consiliari alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti”. (fonte: trapaniok)

MANOVRE POLITICHE CONTRO I PRECARI

 La protesta continua. Dal presidio di fronte alla Prefettura all'assemblea permanente nell'aula del consiglio comunale. Continua anche la polemica. Il gruppo del PD ha invitato l'amministrazione del sindaco Camillo Iovino a prorogare i contratti dei precari fino al prossimo 31 dicembre "al fine di allineare i lavoratori del Comune di Valderice alla posizione occupazionale dei colleghi dei Comuni di Alcamo e Castellammare del Golfo, in attesa della definizione, in ambito regionale, dell'iter procedurale relativo al finanziamento dei contratti di lavoro". Il PD ha criticato l'assenza dei consiglieri di maggioranza che ieri non hanno partecipato all'avvio dell'assemblea permanente: "Ci auguriamo che dalle forze politiche di destra possa esserci un cambio di tendenza che porti al sostegno pieno ed incondizionato alla nostra iniziativa nell'interesse dei lavoratori e della comunità valdericina". Il deputato regionale del Pdl Livio Marrocco, vicino all'assessore al Lavoro Luigi Gentile prova a fare il punto della situazione: "La convenzione con il Ministero del Lavoro è già pronta. Occorre soltanto un giorno per renderla esecutiva. Tutto è però legato al ritardo del Consorzio ASI di Palermo che non ha ancora quantificato le somme non utilizzate dall'ente". Si tratta del progetto Inserimento Lavoro. Su un fondo di 4 milioni e 500 mila euro sarebbero ancora disponibili 1 milione e 200 mila euro. Ma c'è chi ritiene che possano essere ancora di più le somme da mettere a disposizione dei precari in questione. In tutto sono 120.A quelli di Valderice (48) vanno aggiunti 20 precari del Comune di Marsala ed altri 52 tra Alcamo e Castellammare del Golfo. Anche Marsala come Valderice non ha proceduto alla proroga dei contratti. Per l'onorevole Camillo Oddo (PD) "c'è una irresponsabilità politica di fondo che non può essere taciuta. Si gioca con il futuro della gente come se nulla fosse. La verifica del Consorzio ASI di Palermo sta assumendo i toni del ridicolo. Basta qualche ora per leggere le carte e dare una risposta. C'è chiaramente un condizionamento politico in tutta questa vicenda. C'è chi frena per logiche che non riusciamo a comprendere ma che denunciamo con forza". (fonte: trapaniok)