MAZARA, LE ISTITUZIONI INTERVENGONO SUI PESCHERECCI SEQUESTRATI IN LIBIA
Mazara del vallo – Ancora sequestri di pescherecci mazaresi nel Canale di Sicilia. Stavolta a finire nelle “reti†delle marineria nord africane, libiche in particolare, i pescherecci “Daniela L†e “Giulia PG†. Sequestri che sono attualmente al vaglio della diplomazia che sta cercando di attuare tutte le procedure
per ottenere il rilascio e consentire alle barche ed ai loro equipaggi di tornare in Sicilia. Sulla vicenda la posizione di Giovanni Tumbiolo, responsabile del Distretto della pesca.â€Occorre trovarla al più presto una soluzione, Non è possibile che i nostri pescherecci vivano con l’incubo dei sequestri., Non si può lavorare senza la dovuta serenità â€: Duro anche il Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, monsignor Domenico Mogavero : «La marineria mazarese ancora una volta viene colpita da un gravissimo sequestro, questa volta con l’uso delle armi. Altri due pescherecci che si aggiungono agli altrettanti che attualmente sono fermi in Tunisia e in Egitto e per i quali la diplomazia italiana sta già lavorando affinché possano essere rilasciati. La mancata risoluzione del problema delle acque internazionali – motivo di tutti i sequestri – non è più rinviabile. È necessario che la politica trovi interlocutori idonei per la risoluzione rapida e positiva del problema e non affidare ancora alla casualità il destino dei nostri marinai. Affinché il problema si affronti seriamente è necessario che ci scappi il morto?». Il Vescovo stasera ha già sentito il console italiano a Bengasi, Guido De Santis: «Come Chiesa mazarese seguiamo con apprensione la vicenda di questi due pescherecci ma anche degli altri due sequestrati in Tunisia e in Egitto. Siamo vicini alle famiglie dei marittimi che stanno vivendo con ansia questi momenti».
SOCIALISTI, SPINA RINGRAZIA DOPO LA SUA ESCLUSIONE DALLE REGIONALI
Trapani - Dopo la esclusione dalla lista Crocetta per le elezioni regionali, esclusione avvenuta per fare spazio nel listini a Nino Oddo, l’ex segretario del Psi Pietro Spina interviene con una lettera aperta. “ Mi scuso con tutti, ma ho voluto aspettare qualche giorno evitando che l’amarezza e la rabbia prendessero il sopravvento su valutazioni razionali. Mi rivolgo a tutti gli amici e i compagni che in questi giorni mi hanno scritto sia in forma privata che pubblica, facendomi sentire il loro affetto; da quelli a me più vicini, a quelle centinaia di persone che non conosco bene o, addirittura, non conosco personalmente, o ancora a coloro che hanno cultura politica diversa dalla mia, ma che mi hanno sostenuto dandomi forza e voglia di reagire. Avevo provato in tutti i modi a fare passare un messaggio di cambiamento, ma la politica, anche questa volta, ha saputo scrivere un’altra pagina buia della sua storia. Il sostegno di tutti voi è’ animato dalla consapevolezza che una risposta alla debolezza della politica deve essere data; giovani, meno giovani, compagni e non, hanno espresso un forte rammarico verso un modo di fare politica che non ha avuto la possibilità di esprimersi né nella forma né, tantomeno, con la sostanza. Di fatto c’è che l’area del socialismo riformista – evidenzia Spina- non ha un candidato rappresentativo nella federazione più importante della Sicilia. Questo è gravissimo!! Nonostante l’amarezza sono convinto che non ci sia nulla che non si possa realizzare, anzi ho la certezza che si può ripartire con più forza e più energia di prima. Quanto successo, pertanto, deve essere lo spunto per aprire una riflessione in tutto il centrosinistra trapanese ed ericino, che punti ad attivare politiche costruttive ed efficaci, che abbiamo come reale interesse i nostri territori, lo sviluppo ed il futuro dei nostri figli. Il largo consenso ricevuto, inoltre, consolida sempre di più in me l’idea che la cultura politica vuole cambiare, che la nostra generazione ha la necessità di trovare riferimenti nuovi, credibili e seri, svincolati da logiche vecchie che mortificano la politica. Ancora Grazie a tutti ed in particolare ai numerosi organi di stampa che in questi giorni si sono occupati della vicenda. Mi auguro che questo momento di confronto, di scambio di idee e di dibattito possa continuare insieme a tutti coloro che, come me, volevano, o meglio, vogliono cambiare volto alla Siciliaâ€. Un intervento pacato, frutto di riflessione e dopo la amara digestione di un provvedimento che si sa di profonda ingiustizia e frutto di intese di vertice subite, come sempre, da una base che spesso, troppo spesso, dice solo si. E che rimarrà in posizione di vassallaggio sino a che gli ascari rimarranno ai vertici dei partiti, pronti a vendere chi, in buona fede, crede ancora negli ideali.
LE ECCELLENZE SICILIANE ANCHE NEI GIOCHI CON LE CARTE
“I siciliani sono dappertuttoâ€, si sente ripetere spesso. E anche nello sport rappresentano alcuni dei migliori talenti. Ma questo non è solo un cliché. Pensiamo a discipline non tradizionali, come il Poker, gioco di grande abilità e oggi considerato sempre più di moda. In tornei come Sunday Master i siciliani rappresentano il 70% dei classificati nelle migliori posizioni. Così anche il numero di siciliani iscritti a Joka.it, portale siciliano di gioco online, è il più alto rispetto a tutte le altre regioni italiane. Sì, i siciliani amano il poker. Ma oggi con i nuovi giochi di carte possono divertirsi anche con la versione sicula delle carte da scopa. Volete fare anche voi parte di queste imprese?