facendo un bilancio politico dell’iniziativa, già , politico, perché la nostra è un associazione che fa politica a tutto campo, la politica dell’emigrazione, tesa ad affermare la teoria che l’emigrazione è stata ed è una risorsa. Che le cose stanno così, abbiamo cercato di dimostrarlo in tanti modi, questo di oggi è l’inizio di un nuovo metodo, non solo di aiutare la nostra emigrazione nel territorio dove si trova ad operare, ma anche nel mettere in campo nuovi metodi di lavoro, che debbono portare a stringere legami tra la Sicilia e le varie realtà in emigrazione. Con questo scopo, a Rosario, per opera di un gruppo di giovani che hanno fatto capo a Salvatore Finocchiaro e a Riccardo Coppola, nasce l’idea di creare una nuova struttura dell’USEF che si potesse occupare di seguire questo tipo di attività , non solo, ma che si occupasse anche di un lavoro di ricerca e di espansione delle possibilità di penetrazione e di organizzazione all’interno di una provincia, quella di Santa fè, dove trova residenza una delle comunità siciliane più numerose dell’America Latina. Una struttura che non è certo come tutte le altre, non una semplice associazione, ma qualche cosa di più impegnato, con obiettivi più importasti e nuovi da raggiungere. Nasce un centro studi, anzi, nasce il “CENTRO ESTUDI ITALO ARGENTINO (C.E.I.A)â€, che al momento ha espresso il suo primo organismo di direzione, composto da un gruppo di quindici giovani preparati e pronti ad intraprendere il nuovo cammino, sotto la presidenza di Salvatore Finocchiaro. Il nuovo soggetto politico – organizzativo dell’USEF, quindi, comincia a muoversi, piglia contatti con il parlamento e con il suo presidente della Camera il Deput5ato Edoardo Di Pollina, per altro da sempre presente alla nostra associazione, tanto da partecipare al nostro 11° congresso generale tenuto a Palermo nel marzo scorso. Dagli incontri, a cui partecipa anche Riccardo Coppola, nasce il perfezionamento della visita in Sicilia, di cui da tempo si parlava. Quello di creare rapporti tra organismi omologhi, è tra gli obiettivi del nuovo centro studi dell’USEF. Ma non è certo questo l’unico obiettivo, vi sono anche quelli che prevedono lo sviluppo di una politica di cooperazione che porti anche ad un eventuale utilizzo di fondi comunitari per valorizzare le risorse di Santa Fè, una collaborazione ampia, che porti ad un lavoro comune tra imprenditori argentini ed imprenditori siciliani, per la creazione di Joint –Venture, lo scambio di esperienze, la nascita di nuovi mercati e di nuove opportunità di crescita economica e sociale dei due territori. Con questi obiettivi il Centro Studi, ha seguito in Argentina il nascere dell’iniziativa, di cui si era parlato anche in occasione dell’ultima visita del Segretario Generale USEF a Rosario, fino a che la delegazione, che come abbiamo detto in altra occasione, era composta oltre che da Di Pollina, anche da altri due deputati: Santiago Mascheroni Presidente della Commissione Ambiente e Sergio Liberati, Presidente della Commissione Pubblica Istruzione. La delegazione, che è giunta in Sicilia l’otto novembre, è stata presa in carico e seguita dalla Direzione Generale dell’USEF di Palermo, che in persona del suo segretario generale Salvatore Augello, ha redatto l’agenda delle visite, assieme ad Aurelio Coppola (USEF di Trapani) e Riccardo Coppola in rappresentanza del Centro Studi (C.E.I.A.). Una agenda molto densa, di cui abbiamo già parlato e non riteniamo utile ripeterci, una agenda, che rappresenta solo l’inizio di un rapporto tra Santa fè e Sicilia, ma che rappresenta anche il battesimo del nuovo soggetto politico: Centro Estudi Italo Argentino, che ha centrato il suo primo obiettivo, imprimendo una nuova direzione al lavoro dell’USEF in genre e del centro in particolare. Gli sviluppi ci diranno se siamo sulla buona strada, cosa della quale siamo convinti e come dobbiamo continuare, programmando nuove attività e muove iniziative.