Su proposta dell’assessore regionale al Bilancio e Finanze, Michele Cimino, è stato approvato il disegno di legge che prevede interventi finanziari in favore dei Comuni in crisi. Viene istituito, presso l’assessorato al Bilancio, un fondo di rotazione che effettuerà anticipazioni finanziarie in favore di quei Comuni che ne faranno richiesta. Si tratterà di anticipazioni a valere su quanto verrà realizzato grazie alla cessione degli immobili. La misura dell’anticipazione finanziaria non potrà essere superiore al valore del 60% dell’immobile al quale si farà riferimento. Il Comune sarà tenuto a rimborsare la somma ricevuta entro 30 giorni dalla riscossione del corrispettivo incassato dalla cessione immobiliare. Su indicazione dell’assessore al Bilancio e Finanze, il Ragioniere generale della Regione è autorizzato, inoltre, a concedere anticipazioni di cassa ai Comuni, nel limite del 30% del fondo per le autonomie locali. La Regione potrà recuperare tali somme nel medesimo esercizio finanziario, o in quello successivo, a valere sui trasferimenti che ogni anno dispone in favore degli stessi enti locali. La giunta è intervenuta in favore dei Comuni di Catania e di Messina. Per la città Etnea ha autorizzato un’anticipazione pari a 25 milioni di euro; per la città dello Stretto un’anticipazione pari a 7 milioni di euro. Sempre su proposta dell’assessore Cimino è stato approvato un disegno di legge per attivare i regimi di aiuto previsti dalla Programmazione 2007-2013. Sarà l’assessorato regionale al Bilancio e Finanze a coordinare i regimi di aiuto dei dipartimenti regionali. L’obiettivo è quello di accelerare l’utilizzazione di queste risorse finanziarie. Il “sì†della giunta è arrivato anche per un provvedimento che prevede la ricapitalizzazione del Mercato agro-alimentare di Catania (Maas). L’aumento di capitale previsto è pari a 6 milioni di euro. Un passaggio necessario per consentire il completamento della struttura commerciale. La giunta ha aggiornato il patto di stabilità al 17 novembre di quest’anno, rideterminando il plafond di casa dei dipartimenti regionali. Nella rideterminazione sono stati esclusi i fondi del Por Sicilia, in linea con quanto già fatto a Roma.(Giulio Ambrosetti)