l’attrattività e la competitività nell’area transfrontaliera, garantendone uno sviluppo stabile e sostenibileâ€. Lo ha detto l’assessore alla Presidenza della Regione siciliana, stamani, parlando delle strategie comunitarie legate al programma Interreg III, fino ad ora programma di iniziativa comunitaria, ma che divenTERà obiettivo 3 (Cooperazione territoriale europea) nella programmazione 2007/2013. “Questo riconoscimento da parte della politica di coesione – ha sottolineato Ilarda – segnala un elemento chiaro e preciso: il futuro delle politiche di sviluppo passa anche dagli strumenti messi a disposizione dalla cooperazione europeaâ€. Il Programma Italia-Malta ha una dotazione di risorse FESR e nazionali pari a 7 milioni di euro. Iniziato nel 2004, ha consentito il finanziamento di 13 progetti di cooperazione volti a promuovere gli scambi culturali, il recupero di tradizioni comuni, il miglioramento dei servizi turistici destagionalizzati, il potenziamento del sistema dei trasporti, la gestione integrata delle risorse ambientali e naturali ed il rafforzamento dei servizi alle imprese, per favorire i processi di internazionalizzazione e innovazione. Questi risultati sono stati raggiunti con il contributo dei 52 partner dei progetti (amministrazioni comunali e provinciali, università , associazioni di categoria, enti regionali e governativi, enti di ricerca e associazioni culturali) dei quali 36 siciliani e 16 maltesi. “L’obiettivo principale - ha proseguito l’assessore alla Presidenza - è garantire un processo armonioso di sviluppo economico al fine di abbattere i divari tra le regioni europee mediante processi di cooperazione a carattere transfrontaliero, transnazionale e interregionaleâ€. “L’esperienza Italia – Malta ha rappresentato - ha concluso Ilarda - un’importante opportunità per la Regione siciliana che, al di là dell’entità delle risorse finanziarie in gioco, ha avuto l’opportunità di avviare relazioni stabili e durature con il vicino Stato maltese. In tal modo si sta sviluppando un attivo confronto fra i vari aspetti settoriali dello sviluppo territoriale, per garantire lo sviluppo regionale e ridurre il divario di sviluppo e di conoscenza all’interno dell’area di cooperazioneâ€. (Manlio Viola)