allarma l'assessore all'Industria della Regione Sicilia, Pippo Gianni.(nella foto) ''Se questo emendamento dovesse essere approvato - ha detto Gianni - le ripercussioni per le nostre aziende, già gravemente penalizzate, potrebbero essere devastanti. Nonostante la Sicilia sia una delle aree con la maggior concentrazione di impianti di produzione di energia elettrica, i nostri imprenditori potrebbero pagare l'energia a prezzi ulteriormente maggiorati rispetto ai loro colleghi del Nord Italia. Abbiamo il dovere di impedire questa ennesima carognata''. In attesa di sapere se l'emendamento verrà stoppato, l'assessore non resta inattivo ed ha annunciato un incontro con i vertici di Terna ed Enel e i gestori delle centrali presenti sul territorio regionale. La riunione e' finalizzata a comprendere le ripercussioni che avrà il metodo ''pay as bid'' e quale strategia per la formazione dei prezzi intendono mettere in campo i produttori visto che il prezzo finale sarà determinato dai prezzi che le singole centrali offriranno al mercato. ''Se l'emendamento non sarà stoppato - ha detto Gianni - noi dovremo essere pronti a mettere in atto ogni azione a tutela delle imprese siciliane e dei siciliani. Non consentiremo ulteriori penalizzazioni. Anche a costo di staccare la spina al resto d'Italia''.(Asca)