Marco Zambuto, il Prefetto di Agrigento, Umberto Postiglione, i vertici della Protezione civile della Regione e dell’Agenzia regionale delle Acque e i rappresentanti di Sicilacque, dell’Ato idrico di Agrigento, di Girgenti Acque (la società che gestisce il servizio idrico integrato ad Agrigento e in provincia) e del Dipartimento nazionale della Protezione civile. I vertici di Sicilacque si sono impegnati a realizzare alcuni interventi sui potabilizzatori di Sambuca di Sicilia e sulla condotta che trasporta l’acqua dal dissalatore di Gela ad Agrigento. Su precisa richiesta della Protezione civile della Regione Siciliana, Sicilacque si è impegnata a realizzare questi lavori prima dell’inizio della prossima stagione estiva, per garantire finalmente ad Agrigento una dotazione idrica sufficiente e costante per la città . Nel corso della riunione si è parlato dei problemi che travagliano la rete idrica della città dei Templi, dove le perdite sfiorano il 50 per cento, creando, peraltro, problemi di dissesto idrogeologico. Anche su questo fronte occorrono interventi urgenti che dovrebbero essere realizzati utilizzando circa 23 milioni di euro, risorse che verranno messe a disposizione dal Fas (Fondi per le aree sottoutilizzate). Oltre a far arrivare l’acqua agli abitanti di Agrigento (attualmente l’acqua, in città , arriva ogni quattro-cinque giorni, con punte di nove giorni, con il prevedibile aggravamento della situazione se non si dovesse intervenire tempestivamente), la sistemazione della rete idrica ridurrà le tariffe. Questo perché gli interventi verranno realizzati con fondi extra regionali (ciò significa che i gestori non faranno gravare i costi della sistemazione della rete sui cittadini di Agrigento). Per realizzare con celerità tutti questi interventi il presidente della Regione chiederà al governo nazionale di emanare un’apposita ordinanza di Protezione civile. (Giulio Ambrosetti)