“Bisogna approvare la legge di riforma in tempi rapidissimi, chi riteneva che sarebbe bastata l’approvazione del decreto di rimodulazione della rete ospedaliera per adempiere alle misure previste nel ‘Piano di rientro’ dovrà velocemente ricredersi. Non voglio nemmeno pensare che certe posizioni siano strumentalmente finalizzate alla nomina di un commissario”.

 L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, torna a lanciare l’allarme alla vigilia della seduta della commissione sanità dell’Ars che dovrà esitare il testo di legge di riordino del sistema sanitario regionale da portare in Aula. Le preoccupazioni dell’assessore Russo trovano ulteriori motivazioni dopo che il “tavolo tecnico” ha inviato il verbale dell’ultima riunione nel quale è scritto che “non sussistono le condizioni che permettono di considerare superati i presupposti del commissariamento” e al primo punto delle cose necessarie per superare tale rischio c’è “la tempestiva approvazione da parte dell’Ars del provvedimento di riassetto istituzionale, coerente con la riorganizzazione della rete ospedaliera regionale, quale atto presupposto per l’adozione di interventi strutturali di contenimento della spesa”. “La nomina di un commissario - spiega Russo - avrebbe conseguenze nefaste per la Sicilia delle quali non voglio assumermi nessuna responsabilità e produrrebbe certamente un ulteriore aggravio delle tasse per i cittadini. Soprattutto sarebbe una pesante sconfitta per la classe politica siciliana che si vedrebbe di fatto esautorata dalle proprie competenze su una materia delicata e strategica”. “Probabilmente - aggiunge l’assessore - finora non è stato ben compreso il rigore con il quale il ‘tavolo tecnico’ giudica i nostri provvedimenti, un rigore che è diretta conseguenza dei risultati negativi che la Regione ha prodotto negli anni passati. Siamo riusciti in appena sette mesi a trasformare una imminente dichiarazione di fallimento in una procedura di amministrazione controllata sulla base di una rigorosa impostazione tale per cui, alle parole e agli impegni, debbano seguire i fatti. C’è ancora molto su cui lavorare, soprattutto per quella parte di servizi e di strutture che dobbiamo creare o ristrutturare per dare risposte adeguate ai bisogni della gente. Ritengo un dovere, per chi amministra, essere pronto a recepire le istanze di tutti per apportare gli eventuali miglioramenti, ma con la stessa chiarezza dico che il modello che è alla base del mio testo di legge è già stato apprezzato da Roma, tanto che il presidente del Consiglio ha scritto che la Regione ha avviato processi di riorganizzazione del sistema sanitario regionale caratterizzati da forte strategicità e innovazione”. Fra gli adempimenti richiesti ci sono anche il potenziamento della struttura amministrativa; la riorganizzazione strutturale dei servizi territoriali dell’emergenza e urgenza; la sottoscrizione degli accordi contrattuali per il 2009 con le strutture private contenenti il ritiro, da parte di queste ultime, del contenzioso in atto, salvo l’applicazione dell’art. 8 quinquies, comma 2 quinquies del Dlgs 502/1992 con la relativa sospensione dell’accreditamento. “Dopo la riduzione dei dipartimenti da cinque a due - continua Russo - stiamo adeguatamente ridisegnando la nuova struttura amministrativa nella quale sarà prevista anche l’istituzione di un ‘Ufficio per il Piano’. Per quanto riguarda il servizio di emergenza e urgenza ho sollecitato la predisposizione del bando e del correlato schema di contratto-tipo per procedere alla gara per la scelta del contraente”. “Sui contratti con le strutture private convenzionate - conclude l’assessore Russo - stiamo accelerando i tempi: abbiamo già determinato i tetti di spesa per il 2009 e quanto prima stabiliremo i criteri per la ripartizione dei budget alle singole strutture”.(Guido Monastra)