Si è svolta, stamattina, nei locali dell’assessorato regionale ai Beni Culturali, la riunione del Crus (Comitato regionale delle università siciliane). Vi hanno preso parte: l’assessore, Antonello Antinoro, il presidente del Crus, Salvo Andò, il rettore dell’università di Messina, Francesco Tomasello, il rettore dell’università di Palermo, Roberto Lagalla ed il prorettore al decentramento dell’Università di Palermo, Maurizio Carta.
L’assessore Antinoro, ha parlato delle iniziative a sostegno del diritto dello studio, nell’ambito di una generale coprogrammazione fra gli atenei siciliani e la Regione siciliana, sulle politiche della formazione e della ricerca (con particolare attenzione all’internazionalizzazione). “Una politica di sviluppo – ha detto Antinoro – che punti sull’innovazione, non può non fondarsi su contenuti ed azioni sinergiche fra la Regione ed il sistema universitario sicilianoâ€. I rettori hanno valutato positivamente le linee di indirizzo del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Mariastella Gelmini, in tema di governance e reclutamento, sottolineando che il sistema universitario regionale, si sente impegnato in quelle azioni di autodifesa, tese ad esaltare le specificità dei bisogni formativi dei siciliani, “garantendo – hanno dichiarato – una buona qualità di formazione e ricerca, la diffusione della cultura della legalità , la lotta agli sprechi e la realizzazione di significative economie di scalaâ€. “La riforma universitaria – hanno affermato i rettori – non deve avere un atteggiamento puramente reattivo ma deve assumere capacità propositive, in grado di incidere sulla crescita del territorio regionale, sulla moltiplicazione delle occasioni di sviluppo e quindi sull’occupabilità dei lavoratori e dei ricercatoriâ€. I rettori hanno, inoltre, annunciato che si impegneranno già dalla prossima settimana, a costituire un tavolo tecnico per la programmazione dell’offerta formativa integrata, attraverso nuove forme di collaborazione fra gli atenei siciliani. Durante l’incontro hanno, poi, discusso alcune tesi ed alcune proposte che potranno far parte integrante della piattaforma programmatica degli atenei meridionali che verrà discussa, il prossimo 20 aprile, nel corso di una riunione che si svolgerà nei locali dell’Università del Mediterraneo di Reggio Calabria. “Per l’avvio del Politecnico del Mediterraneo – ha concluso Antinoro – promuoverò i necessari contatti con le forze sociali, il mondo imprenditoriale ed il governo nazionale, affinché il ruolo del Politecnico del mediterraneo possa via via consolidarsi e risultare assai rilevante per le politiche di sviluppo della regione mediterranea, alla quale la Sicilia vuole collaborare da protagonista†(Laura Compagnino)