che indica il percorso da seguire per rafforzare i corsi accademici con sede a Siracusa. Per il vicepresidente, “alla luce del nuovo quadro normativo che disciplina il mondo universitario, c’è bisogno di razionalizzare l’offerta formativa siracusana valorizzando l’impegno che negli anni passati hanno profuso il comune, la provincia, il consorzio universitario Archimede e tutte le istituzioni locali che hanno contribuito a promuovere l’integrazione dell’Università con il sistema produttivo, culturale e sociale del territorioâ€. “La funzione del sistema universitario di Siracusa - continua - è cambiata notevolmente negli anni: siamo passati da un modello didattico decentrato nel territorio all'università del territorio. Stiamo procedendo alla creazione di un percorso che si localizzi nella città di Siracusa e si alimenti delle risorse, delle vocazioni, del patrimonio culturale, puntando sulla specificità dei luoghi in cui si viene a realizzareâ€. “Bisogna puntare sull’eccellenza e non sulla media – sostiene Bufardeci – e per tale motivo il futuro dei corsi di laurea che hanno sede a Siracusa deve essere legato necessariamente alla qualità , al rafforzamento della ricerca alla creazione di valore aggiunto e innovazione oltre che alla produzione di risultati concreti. Pertanto, nell’ottica di una università siracusana capace di essere la piattaforma di eccellenza che lanci i giovani nel mondo del lavoro con le migliori prospettive c’è bisogno di consolidare ed assestare le relazioni con l’ateneo catanese in un clima di sinergia, cooperazione e convergenza di vedute non solo finanziarie. Le istituzioni locali siracusane devono continuare a potenziare e migliorare il progetto universitario iniziato insieme all’ateneo catanese condividendo e diffondendo sul territorio le opportunità che ne derivano dalla ricerca in raccordo con l’Università di Catania affermando di non essere solo soggetti finanziatori della didattica decentrata ma di essere veri soggetti attuatori della stessaâ€. (Piero Messina)