«La Finanziaria? Mancano le strategie per risanamento e sviluppo» "Per la sanità si sono accordati solo sulle poltrone. E poi il fallimento sul fronte dei rifiuti: a picco il sistema degli ATO” GIOVANNI CIANCIMINO Palermo. Antonello Cracolici capogruppo e leader del Pd all'Ars, definisce quella varata dall'Ars «una Finanziaria senz'anima»; «sarebbe stato logico aspettarsi che definisse gli obiettivi strategici di Lombardo,

sia sul versante dei risanamento sia su quello dello sviluppo». E invece? «Non c'è assolutamente nulla. Per quel che riguarda il risanamento, non un solo ente inutile è stato cancellato o riformato. Così come sul versante dello sviluppo, dove il governo Lombardo si è reso prigioniero di Berlusconi attraverso la vicenda dei fondi Fas, spingendoci ad approvare con oltre quattro mesi di ritardo una manovra che non ha indicato alcuna strategia, se non delle misure che poi in gran parte sono quelle proposte dal Pd in commissione». Perché definisce le entrate non veritiere? «Sono entrate finte, altre non ripetibili, solo le uscite sono certe. Tre voci di entrate straordinarie non sono ripetibili il prossimo anno: l'utilizzo di circa 1,3 miliardi di euro provenienti da avanzi degli anni precedenti, ovvero soldi non spesi; 650 milioni di euro di mutuo; 950 milioni di euro di entrate per la cosiddetta "valorizzazione" degli immobili della Regione (vengono iscritte in entrata da tre anni e mai state riscosse), ci sono vincoli burocratici e paesaggistici che difficilmente potranno consentire queste entrate» Sono stati varati Interventi a sostegno delle imprese e del mondo dei lavoro, che soddisfano le categorie interessate, almeno su questo è d'accordo? «Sinceramente c'è poco, se si escludono misure - spot funzionali a comizi piuttosto che a sostenere l'economia. Si sono introdotte norme sulla ristrutturazione dei debiti degli agricoltori, cosa da noi condivisa, così come sulla certificazione dei crediti da parte degli enti pubblici nei confronti delle imprese, che consentirà di avere anticipazioni da parte delle banche, ma i cui oneri rimangono a carico delle stesse imprese. Per il resto, dalla maggioranza non è venuto nulla». Sembra di capire che sono positive solo le vostre proposte. Non crede di rendersi poco credibiie7 «Ho notato il tentativo della maggioranza di attribuirsi il merito di alcune proposte nostre: è stato approvato un piano straordinario di cantieri di lavoro che darà un salario seppur temporaneo a oltre 30.000 persone; è stato autorizzato l'avvio di un piano per la casa utilizzando i fondi Gescal che giacciono inutilizzati da anni; è stata autorizzata la stipula di mutui per la ristrutturazione della propria casa fino a 300.000 curo, i cui tassi di interesse sono totalmente a carico della Regione; e ancora è stata decisa la messa in sicurezza delle scuole siciliane con oltre 75 milioni di curo». Adesso cosa succederà all'Ars? «Il centrodestra siciliano è forte numericamente, ma politicamente è lacerato e incapace di offrire soluzioni ai problemi della Sicilia. Una parte è consapevole che alcune delle scelte degli anni scorsi sono state nefaste: penso alla sanità, anche se alla fine l'unica co¬sa che li ha messi d'accordo è stato il numero di poltrone da spartirsi. Rispetto ai rifiuti, la situazione è drammatica: è fallito il sistema dei 27 Ato voluti da Cuffaro, che ha generato una montagna di debiti, si parla di oltre un miliardo di euro. Ma il centrodestra impedisce che si metta mano a una riforma vera ripensando il Piano regionale dei rifiuti che è la causa di tutti i problemi, a iniziare dalla grottesca vicenda dei termovalorizzatori: oggi si vuole fare una gara malgrado lo stesso governo abbia ammesso che non servono gli impianti voluti dalla precedente amministrazione, perché sovradimensionati e con tecnologie incapaci di garantire sicurezza per i cittadini». (fonte LA SICILIA del 05.05.2009 REGIONE)