L'amministrazione regionale è stato convocata a Roma dal Sottosegretario di Stato ai Trasporti Giuseppe Reina per aprire i lavori del tavolo tecnico politico sul sistema ferroviario in Sicilia. La richiesta di aprire una fase negoziale sulle tante problematiche del settore era stata lanciata poco più di un mese fa dall'amministrazione regionale.
Il tavolo tecnico, la cui prima riunione è prevista per il prossimo 11 giugno, dovrà affrontare tutti i nodi del settore, dal paventato disimpegno delle Ferrovie dello Stato in Sicilia, al rischio di un drastico ridimensionamento dell'offerta di treni merci Sicilia/continente, con la contestuale riduzione delle corse mare, Messina-Villa San Giovanni. Si dovrà discutere anche della rimodulazione dell'Apq sul trasporto ferroviario siglato nel 2001 e dell'avvio di un percorso per la sottoscrizione di un nuovo accordo sullo stesso tema. Il dipartimento regionale ricorda come la Sicilia sia una delle due sole regioni italiane, insieme alla Valle d'Aosta, a non avere ancora acquisito la gestione del trasporto regionale ferroviario. Con il tavolo tecnico si potrà avviare il dialogo con il ministero per definire l'entità della quota di finanziamento che spetta alla Regione per poter affrontare i costi del contratto di servizio da stipulare con RFI Trenitalia. Secondo le stime del dipartimento, i costi del servizio ammontano a 150 milioni di euro l'anno. Il dirigente generale dei trasporti siciliani Giovanni Lo Bue, ricorda che “il dipartimento ha già avviato le attività finalizzate alla stesura del testo definitivo del nuovo contratto di servizio ferroviario tra la Regione e Trenitalia. Nel Contratto di servizio, oltre alle indicazioni sulle linee ferroviarie regionali, saranno inserite norme in favore dell'occupazione locale, e per l'indotto, attraverso la previsione di riserve di lavorazione nell'ambito di quanto consentito dalle norme sugli appalti a livello europeoâ€. L’adozione del contratto non è più rinviabile alla luce dell’evoluzione in senso regionalistico del nuovo quadro istituzionale delle competenze e degli orientamenti dei vertici delle ferrovie in base ai quali non risulta possibile in mancanza di un quadro di certezze finanziarie, fare una adeguata programmazione dei servizi ferroviari nell’ambito di ciascuna regione e degli investimenti per il rinnovo del materiale rotabile impiegatoâ€. (Piero Messina)