E' stato approvato - nel corso della riunione che è svolta oggi nella sede del Dipartimento regionale dei Trasporti, presieduta dal Dirigente generale Giovanni Lo Bue, alla presenza dei vertici di RFI e Trenitalia - un primo progetto che riguarda le linee fondamentali che caratterizzeranno la prossima offerta di RFI e Trenitalia.

Si tratta dei contenuti che qualificheranno il contratto di servizio attraverso il quale si assegna alla Sicilia la gestione del trasporto ferroviario regionale. Il progetto si articola in tre fasi temporali. Il primo periodo operativo scade a fine del 2009. In questo periodo non sono previsti interventi strutturali. Viene introdotta la “programmazione cadenzata” per le linee Palermo-Messina e Messina-Catania-Siracusa, metodologia scelta per una razionalizzazione nell'impiego delle risorse a disposizione e per venire incontro alle esigenze degli utenti, e facilitando l'individuazione dei collegamenti ferroviari da utilizzare. L'offerta in queste tratte sarà differenziata in tre categorie: servizio metropolitano con treni ad elevata frequenza (ogni 30 minuti) ed elevato numero di fermate (nel caso della Palermo-Messina questo servizio potrebbe essere tra Palermo e Termini); servizio medio-lungo con treni che effettuano poche fermate nel tratto già coperto dal servizio metropolitano e maggiori fermate nel rimanente percorso (nel caso della Palermo-Messina questo servizio potrebbe essere, per esempio tra Palermo e Cefalù o S. Agata); treni veloci a lunga percorrenza che effettuano poche fermate su tutta la tratta. L'obiettivo dell'amministrazione regionale è disegnare un sistema di servizi che sia integrato con il traffico automobilistico: quindi, nella scelta delle stazioni bisognerà considerare quelle capaci di attirare maggiormente tale traffico, anche in dipendenza delle stagioni. La seconda tappa del programma tecnico operativo scade a dicembre del 2010. In questo lasso di tempo l'offerta andrà consolidata realizzando opere strutturali di media entità, come ad esempio gli scambi automatizzati ai punti d'incrocio (ognuno del costo di circa 1,5 milioni di euro) e i sottopassi. Tali interventi consentono la velocizzazione delle linee (ognuno circa dieci minuti) e permetterebbero la circolazione di un maggior numero di treni. In questa fase temporale è prevista anche la realizzazione di interventi sui tracciati e sul binario per permettere l'adeguamento delle linee regionali al cosiddetto “rango P”, e consentire la circolazione dei treni Pendolino. Scelta, questa, subordinata alla decisione che la Regione dovrà assumere sulla utilizzazione di tali treni nelle linee regionali. La terza ed ultima fase del piano si concluderà alla fine del 2015. E' la stagione degli interventi strutturali sulle linee a lunga percorrenza. La riunione è stata aggiornata all'inizio del mese di luglio quando saranno forniti i dati esatti, riguardanti le linee e le fermate, della prima fase di programmazione. Nel corso della riunione si è anche discusso della necessità di individuare, in tempi brevi, così come richiesto dal Ministero dei Trasporti, le opere di grosso impatto, da realizzare nel lungo periodo, che andranno inserite nel prossimo Dpef nazionale. (Piero Messina)