(S.A.) - Una delegazione del CARS, guidata dal presidente Salvatore Augello, ha tenuto la sua prima conferenza stampa, con un duplice scopo: 1. presentare il nuovo soggetto politico – organizzativo 2. consegnare alla stampa il documento recentemente approvato, dove si abbozza una ipotesi di razionalizzazione delle somme destinate all’emigrazione.

Prima di dare corso alla conferenza stampa, una delegazione del coordinamento, si è incontrata con l’assessore del Lavoro della Formazione Professionale e dell’Emigrazione, On. Luigi Gentile, che ha ricevuto la delegazione anche alla presenza del dirigente dell’Area Operativa Emigrazione Immigrazione, Dr, Pio Guida. Dopo avere consegnato il documento che sarebbe stato oggetto della conferenza stampa, il Presidente del CARSE, accompagnato da Paolo Genco e da Gaetano Calà dell’ANFE, ha illustrato lo stesso, motivando la richiesta di spostamento di alcune somme peer attività specifiche. La prima richiesta xche è stata avanzata ed illustrata, è stata quella dell’insediamento della consulta regionale dell’emigrazione e dell’Immigrazione, ferma da una quindicina d’anni. La successiva richiesta, è stata quella di sposare € 200.000, per la realizzazione della 4^ conferenza regionale dell’emigrazione, in modo da aggiornare l’analisi del settore ed in questo modo, passare ad una riformulazione dello strumento legislativo, nato nel 1980 e rivisto nel lontano 1984. Il presidente del CARSE Salvatore Augello, è quindi passato ad illustrare la necessità di potenziare i fondi destinati alle colonie ed ai campeggi, unico strumento che prevede interventi rivolti ai ragazzini ed ai giovani adolescenti. Iniziative he nel passato ed ancora oggi, riscuotono grande successo in mezzo ai giovani, che in questo modo vengono messi a contatto con le proprie radici. Altro intervento richiesto, è stato quello di potenziare sia il capitolo del turismo sociale, per venire incontro alle esigenze di parecchi anziani, che solo lontani dalla propria terra da parecchi decenni e non hanno i mezzi per potere fare ritorno, nonché quello di potenziare il capitolo di bilancio che prevede il contributo ordinario per le associazioni, Capitolo particolarmente importante, che deve consentire, così come avveniva nel passato, una maggiore autonomia esistenziale delle associazioni, che in questi ultimi 40 anni si sono fatte carico di circuitare la politica e l’intervento della Regione Sicilia, mettendo in piedi una colossale ed importantissima rete associativa presente in tutte le realtà geografiche, con notevoli ricadute sia dal punto di vista culturale che economico per la nostra Regione.. L’On. Luigi Gentile, Assessore al Lavoro ed Emigrazione, ha dimostrato ampia disponibilità a rivedere il rivedibile, dando mandato al Dr. Guida di esaminare la situazione e di vedere quali spostamenti ij bilancio è possibile fare senza dovere tornare in Aula a cambiare il documento programmatico. Gli stessi argomenti, sono stati oggetto della conferenza stampa, tenuta subito dopo negli uffici del Dirigente del servizio Dr. Pio Guida, messi a disposizione del CARSE. Lì, il presidente del coordinamento delle Associazioni Regionali Siciliane dell’emigrazione, in compagnia dell’Avv. Mimmo Azia di Sicilia Mondo, del Prof. Giovanni Allegra dell’AITAE-AITEF e di un rappresentante dell’Istituto Regionale Santi, ha illustrato alla stampa che è intervenuta il motivo della nascita del coordinamento, il documento presentato all’Assessore, l’altro documento che verrà consegnato all’Assessore alle Autonomie Locali ed alla Famiglia, che riguarda l’applicazione della parte della legge 55/80 demandata ai comuni. Gli stessi argomenti, sono stati anche oggetto di una intervista ad opera del canale televisivo “Tirrenia SAT”, resa dal Presidente del CARSE. Una mattinata intensa, che vede i primi positivi frutti della raggiunta unità di intendi delle associazioni regionali, che si sono messe finalmente assieme per riuscire a rilanciare una politica in direzione delle comunità siciliane all’estero, politica che da troppi anni è rimasta al palo con grave danno sia per le comunità, che per il movimento associativo nel suo complesso.