“Una grande giornata per la sanità siciliana: prima il giudizio più che lusinghiero delle sezioni riunite della Corte dei Conti che certifica l’imponente riduzione del deficit e poi l’eccellente valutazione da parte del tavolo tecnico ministeriale sul lavoro svolto dalla Sicilia in questi mesi che fa ormai tramontare l’ipotesi del commissariamento e che ci consentirà di sbloccare in tempi rapidissimi quasi mezzo miliardo di euro con i quali migliorare ulteriormente la funzionalità del sistema”. L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, è raggiante dopo aver superato oggi il “doppio esame” cui era sottoposta l’attività politico amministrativa dell’assessorato. “Stiamo raccogliendo ¬– ha proseguito Russo – i frutti di quanto seminato. Mai prima d’ora la Sanità aveva ricevuto tanti elogi nel giudizio di parifica del bilancio regionale e questa è la migliore risposta che si potesse dare a qualche ‘Cassandra’, purtroppo presente pure tra le fila della maggioranza parlamentare, che in questi ultimi mesi non ha perso occasione per criticare il nostro lavoro. La Corte dei Conti rileva come ‘la gravità della situazione si è attenuata a fronte di un percorso di risanamento innescato dal Piano di rientro’, sottolinea che il deficit sanitario si riduce da 572 a 331 milioni di euro, che ‘quanto alle consulenze il confronto tra i dati del 2008 e quelli degli anni precedenti consente di riscontrare una sostanziale contrazione’. Inoltre c’è un esplicito apprezzamento per i contenuti e gli obiettivi della legge di riforma del sistema sanitario e per i provvedimenti che hanno portato a un contenimento della spesa. Il tutto, è bene sottolinearlo, in appena sei mesi, considerato che mi sono insediato il 7 giugno del 2008”. L’assessore Russo fa poi un parallelo con la relazione dello scorso anno. “Mi ero appena insediato e i numeri snocciolati nel giudizio di parificazione facevano tremare le vene ai polsi. Oggi le cose sono radicalmente cambiate grazie a una politica di risanamento fortemente voluta dal presidente Lombardo. La strada è tracciata, dobbiamo ancora lavorare tanto per completare l’opera di risanamento che abbiamo iniziato ma ormai è chiaro che da questo percorso virtuoso non si può più tornare indietro”. Oggi a Roma si è svolta anche la verifica al “tavolo tecnico” ministeriale, alla quale ha preso parte una delegazione dell’assessorato regionale, guidata dai dirigenti generali Murizio Guizzardi e Antonella Bullara e dal capo di gabinetto Giovanni Carapezza. Sono stati esaminati i circa 140 provvedimenti inviati dall’assessorato regionale nel corso delle ultime settimane ed è emerso che le criticità più gravi sono state superate grazie all’adozione di misure rigorose, coerenti con le prescrizioni ministeriali. “Ancora una volta – ha sottolineato Russo – la Sicilia si è fatta apprezzare per l’impostazione del lavoro svolto. I tecnici hanno rilevato l’incisività dei provvedimenti che abbiamo assunto e che vanno non solo nella direzione di un contenimento della spesa ma anche della riqualificazione dell’offerta sanitaria. Anche la relazione dell’Agenzia ministeriale ha esaltato gli sforzi compiuti e i risultati ottenuti dalla Sicilia in così poco tempo. Ormai il rischio del commissariamento può essere definitivamente escluso. Anzi, sono certo che già a settembre potremo ottenere il 40% di quel miliardo e 135 milioni di euro della Sicilia (circa 450 milioni di euro) che lo Stato si riservava di erogare ad avvenuto riscontro degli adempimenti imposti dal Ministero. Il restante 60% arriverà entro la fine dell’anno. Sono somme che, insieme con i risparmi già conseguiti, dovranno essere immediatamente reinvestite per migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria. È questo il passo successivo da compiere sulla strada del risanamento: riqualificare l’offerta degli ospedali e potenziare le strutture territoriali per fornire servizi capillari e sempre più di qualità per i cittadini”. L’erogazione della somma è condizionata ad alcuni chiarimenti richiesti oggi dal tavolo ministeriale e che saranno inviati entro il 30 luglio. In particolare, l’assessorato dovrà produrre tabelle relative ai dati del personale che riscontrino l’applicazione del cosiddetto “turn over” e i contratti con gli erogatori privati che certifichino il rispetto dei tetti di spesa. “È apparso chiaro – ha concluso Russo – che con l’entrata in vigore del modello sanitario stabilito con la legge di riforma, verranno conseguiti benefici economici ancora più rilevanti e soprattutto il sistema verrà ridisegnato in maniera strutturale. Mi auguro che adesso tutti coloro che orbitano nel pianeta sanità siciliano diano il loro fattivo contributo per arrivare nel più breve tempo possibile alla svolta auspicata, nell’interesse dei cittadini ma anche degli operatori professionali che avranno l‘occasione per vedere esaltata la loro professionalità”. (Guido Monastra)