che si aggiungono agli 11 milioni già resi disponibili con fondi regionaliâ€. “Puntiamo a valorizzare la capacità dei soggetti pubblici e privati a coordinarsi nel realizzare progetti utili al rilancio dell'economia locale. La capacità imprenditoriale deve però essere accompagnata dai tempi della pubblica amministrazione. E di questo - sottolinea Di Mauro - il governo regionale responsabilmente si è fatto carico, utilizzando tempestivamente tutte le risorse possibili, regionali e comunitarie, scongiurando anche il pericolo di disimpegno dei fondi europei messi a disposizione della Sicilia per la prima annualità del Programma comunitarioâ€. Le risorse sono state individuate all’interno dell’asse 5 del Programma comunitario, che prevede due linee d’intervento: la misura 5.1.2.2 destinata alla riqualificazione delle aree attrezzate, alla bonifica e al recupero di insediamenti produttivi abbandonati, e la misura 5.1.2.3. prevista per la realizzazione di nuovi insediamenti produttivi in territori ancora sprovvisti. Degli 85 milioni, circa 44 saranno destinati al completamento e alla riqualificazione delle aree già esistenti (linea d’intervento 5.1.2.2), la rimanente parte sarà utilizzata invece per costruire nuovi insediamenti (linea d’intervento 5.1.2.3). “Le zona artigianali – prosegue ancora l’assessore – sono insediamenti ‘pianificati’ del territorio che razionalizzano la rilocalizzazione delle tante imprese artigiane, riportando in un unico contesto tutte quelle attività produttive che costituiscono disagi e problemi in un contesto urbanoâ€. “Il processo di riorganizzazione commerciale e produttivo, in Sicilia, è appena iniziato - conclude Di Mauro - e tutte le filiere produttive siciliane ne sono coinvolte. Questi insediamenti avranno certamente ricadute importanti se le imprese porteranno il valore aggiunto dell’ammodernamento tecnologico e della ‘qualità ’ produttiva, elementi che, a catena, interverranno a dare stabilità occupazionale e a consolidare la ripresa economicaâ€. (Stefania Sgarlata)