di attività e convegni con la partecipazione di persone trapiantate e familiari di donatori. Da quest’edizione l’iniziativa, curata dall’Ufficio del Cerimoniale della Presidenza della Regione Siciliana, è abbinata al premio, riservati ai ragazzi delle scuole elementari e delle scuole medie, in memoria di Nicholas Green: il bambino americano vittima innocente di un tentativo di rapina lungo l’autostrada Salerno-Reggio Calabria, i cui genitori consentirono un prelievo degli organi. “La più grande soddisfazione – dice l’assessore regionale alla Sanità , Massimo Russo – è constatare che l’attività dei trapianti in Sicilia è cresciuta in modo esponenziale, risultato peraltro raggiunto grazie al determinante contributo delle associazioni e degli operatori del settore. Da parte nostra c’è la piena volontà , oltretutto già manifestata con atti concreti, di sviluppare i programmi futuri e di contribuire con nuove iniziative a incidere sulla cultura delle donazioni e della solidarietà â€. “In questi quindici anni – afferma Vito Sparacino, direttore del Centro Regionale per i Trapianti - la Sicilia ha fatto enormi progressi. Nel 1994 in Sicilia furono eseguiti appena 19 trapianti di rene e cinque di cuore, nessun trapianto di fegato, nessun trapianto di polmone. Nel 2008 sono stati eseguiti 151 trapianti di rene, 76 trapianti di fegato, 20 trapianti di cuore, con il quasi totale azzeramento della lista di attesa e 9 trapianti di polmoneâ€. Risultati frutto di una serie di interventi mirati compiuti dalle istituzioni regionali che hanno sostenuto e potenziato l’attività dei Centri di trapianto renale dell’Ospedale Civico a Palermo e del Policlinico Universitario a Catania, promosso la creazione dell’Ismett nel 1997 e dato nuovo impulso all’attività di prelievo e trapianto di organi con la riorganizzazione, disposta nel 2006, dello stesso Centro Regionale per i Trapianti. Risale a solo due settimane addietro, inoltre, il decreto firmato dall’assessore regionale alla Sanità , Massimo Russo, che avvia un importante programma biennale di supporto all’attività degli ospedali impegnati nella donazione degli organi, per un importo di 3,5 milioni di euro. “Non si deve tuttavia sottovalutare – continua Sparacino - che continuiamo a registrare elevati tassi di opposizione al prelievo da parte dei familiari dei soggetti deceduti: ci attestiamo al intorno al 50% a fronte della media nazionale del 30%; inoltre una parte rilevante dei potenziali donatori non viene segnalata e proposta: a fronte dei circa 300 potenziali donatori attesi in base ai dati epidemiologici nazionali, ne vengono segnalati dalla varie rianimazioni meno di 200. Sono fattori negativi che ci impediscono di raggiungere i livelli di attività adeguati ad assicurare una piena soddisfazione dei bisogni di trapianto della nostra popolazione. I profondi cambiamenti – conclude - che sono stati avviati con la recente riforma sanitaria ci fanno sperare di poter celebrare le prossime edizioni della giornata regionale per la donazione degli organi con risultati ancora migliori di quelli odierniâ€.(Ludovico Licciardello)