“Proporremo al governo nazionale la rimodulazione dei fondi Fas per fronteggiare il dissesto idrogeologico della Sicilia con un grande piano di rinaturalizzazione”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, illustrando stamattina il bilancio dell'attività antincendi di quest'anno. Alla conferenza stampa, convocata a Palazzo d'Orleans, erano presenti anche l’assessore all’Agricoltura e Foreste,

Michele Cimino, l'assessore alla Presidenza, Gaetano Armao, il dirigente generale del dipartimento Foreste, Pietro Tolomeo, il dirigente generale dell'Azienda Foreste Demaniali, Fulvio Bellomo, e il dirigente generale della Protezione Civile, Salvatore Cocina. “Quando abbiamo posto l'esigenza di utilizzare una parte delle risorse Fas per la salvaguardia del territorio - ha sottolineato Lombardo - ci sono piovute addosso tante critiche. C'è stato anche chi ha detto che vogliamo utilizzare il Fas per pagare gli stipendi agli operai forestali. Oggi, dopo l'alluvione che ha colpito alcuni centri del Messinese, è finalmente chiaro a tutti quanto sia importante frenare il dissesto idrogeologico. Per prevenire il rischio frane, la presenza degli alberi è fondamentale. Da qui l'esigenza di un grande piano di rinaturalizzazione dei nostri territori”. Dall'1 giugno al 5 ottobre 2009 si sono verificati in Sicilia 8.138 incendi che hanno percorso circa 1.900 ettari, di cui circa 1.200 di area boscata non demaniale e circa 650 di area boscata demaniale. Le fiamme non hanno aggredito gli alberi, ma hanno interessato per lo più, il sottobosco (fogliame, arbusti, sterpaglie in generale). Lombardo si è detto ampiamente soddisfatto dall'attività antincendio svolta quest'anno. “Si tratta - ha affermato il presidente della Regione - di risultati straordinari. Basti pensare che nel 2007 gli incendi hanno colpito 10 mila ettari di boschi, nel 2008 il fuoco ha distrutto 2 mila ettari, mentre quest'anno le fiamme hanno colpito solo 300 ettari di superficie forestale”. Il presidente della Regione ha anche annunciato che, nell'azione di prevenzione degli incendi, la Regione punterà pure sulle nanotecnologie, ovvero sull'utilizzazione di microchip che rilevano, a distanza, la presenza di fumo o di aumento, anche minimo, della temperatura. Anche l'assessore all'Agricoltura, Michele Cimino, ha posto l'accento sull'importanza della forestazione. “La rinaturalizzazione della Sicilia - ha detto Cimino - è un passaggio indispensabile per la tutela del territorio e per la sicurezza dei cittadini. Mi piace sottolineare quanto sia stata importante la sinergia tra i dipartimenti regionali impegnati nell'opera di prevenzione e spegnimento degli incendi. Ricordo, inoltre, che quest'anno, grazie a un'attenta azione di salvaguardia, non sono stati registrati danni alle coltivazioni di frumento. Ciò significa meno aree agricole bruciate e, quindi, più occupazione per chi opera nel settore cerealicolo”. Quattro i punti illustrati dall'assessore regionale alla Presidenza, Gaetano Armao: “La presenza di un'amministrazione che tutela l'ambiente, il coordinamento tra tutti i soggetti chiamati ad operare nella prevenzione e nella lotta agli incendi, l'utilizzazione dei fondi europei relativi alla programmazione 2013 per l'acquisto dei mezzi antincendio e il ruolo insostituibile svolto oggi in Sicilia dal volontariato”. Nelle attività antincendio sono stati impegnati 440 automezzi, 7 mila forestali tra operatori alle torrette e addetti nelle postazioni antincendio. Dal 15 giugno al 15 ottobre i sette velivoli della flotta aerea regionale destinati allo spegnimento degli incendi hanno effettuato 8.241 lanci per estinguere aree colpite dal fuoco e focolai. Mentre gli elicotteri destinati all'opera di ricognizione hanno effettuato 325 missioni. Sul fronte della prevenzione e della lotta agli incendi di interfaccia (si tratta degli incendi che colpiscono le aree che si estendono tra le zone boscate e i centri abitati) la Protezione civile regionale ha operato su vari fronti: pianificazione delle attività, organizzazione degli interventi, vigilanza, prevenzione e formazione. Con i fondi europei sono stati acquistati 60 pick-up distribuiti ai Comuni e alle associaizoni di volontariato. Protezione civile regionale e Vigili del Fuoco hanno siglato una convenzione per la realizzazione di 13 distaccamenti temporanei che hanno operato fino a metà settembre. Gli stessi Vigili del Fuoco hanno inoltre effettuato 19 corsi di formazione per 525 volontari. (Stefania Sgarlata - Giulio Ambrosetti)