Cracolici: "Mai con l´Udc di Cuffaro"

"L´alleanza con Cuffaro sarebbe un ritorno al passato che il popolo delle primarie non capirebbbe"

Parla il capogruppo del Pd:

"Nessuna scissione in vista, ma al nuovo segretario chiedo uno sforzo per tenere unito il partito"

 MASSIMO LORELLO

«Il Pd si scinde? Ma siamo pazzi? Non sta né in cielo né in terra. E poi, proprio ora che il centrodestra si è frantumato in mille pezzi noi dobbiamo manifestare la nostra diversità restando uniti e compatti». Antonello Cracolici, presidente del gruppo parlamentare del Pd all´Ars e sostenitore alle primarie di Giuseppe Lumia (arrivato secondo), prova a scacciare i dubbi sulle voci di diaspora che da qualche giorno hanno preso di mira il suo partito.

Onorevole Cracolici, d´accordo non ci saranno scissioni, però da giorni circolano voci sull´argomento. E poi c´è stata la telefonata del suo collega Calogero Speziale al deputato del Pdl Fabio Mancuso durante la quale si è parlato proprio di questo.

«A me Speziale ha detto che durante quel colloquio si è parlato d´altro. Lillo ha un carattere che lo porta a sdrammatizzare, ogni tanto gli prende il babbio. Purtroppo quella telefonata è stata strumentalizzata dal coordinatore regionale del Pdl, Giuseppe Castiglione, ed è scoppiata la polemica».

Per la verità, il Pd le polemiche sa costruirle anche da solo. Dalle primarie è nato uno scontro fra i sostenitori dei due candidati al ballottaggio che è ancora in corso. Sono normali schermaglie da campagna elettorale o c´è dell´altro?

«Sicuramente la campagna elettorale porta a rendere i toni meno moderati. Ma, alla fine, le primarie non le ha vinte nessuno. Bisogna allora creare una sintesi fra le diverse anime del Pd, partendo dal presupposto che dobbiamo liberare la Sicilia dal cuffarismo e dobbiamo evitare di cambiare tutto per lasciare tutto com´è».

Cuffarismo? A Roma il Pd nazionale tratta con l´Udc. Fra poco potreste ritrovarvi anche in Sicilia a dialogare con lo Scudocrociato. O no?

«Io dico che nella nostra regione le cose stanno diversamente. Allearsi con l´Udc di Cuffaro significherebbe rinnegare tutte le battaglie degli ultimi anni. Sì, le battaglie contro lo sperpero degli Ato rifiuti, contro lo scandalo della sanità, contro la dissipazione del danaro pubblico. Che facciamo, ci rimangiamo tutto?».

Intanto, però, alcuni dirigenti del suo partito sono propensi ad aprire un dialogo con Cuffaro. E questi dirigenti stanno con Giuseppe Lupo, il candidato che al ballottaggio si presenterà in vantaggio. Non teme di finire in minoranza?

«Alle primarie hanno partecipato 200 mila persone, ognuna per esprimere il suo voto ha pure sborsato 2 euro. Se qualcuno pensa che il voto sia il pretesto per scatenare una resa dei conti interna, dovrà assumersene le responsabilità. E poi, il Pd all´Ars ha sempre votato all´unanimità. Chi vorrebbe mettermi in discussione? Chi è stato sempre d´accordo con la linea politica del gruppo? E in ogni caso sono pronto a essere giudicato per il lavoro che ho fatto, non perché alle primarie ho sostenuto il candidato sbagliato e merito una ritorsione. Credo che il nuovo segretario, chiunque sarà, e mi rivolgo in particolare a Lupo che è arrivato primo, dovrà preoccuparsi di altro».

 Di cosa?

«Gli chiedo di tenere il partito unito e di presentare una proposta che includa tutti i dirigenti. Questo ci ha chiesto il popolo delle primarie. Tradirlo sarebbe criminale». (La Repubblica, 6 novembre 2009 )