“Acquisti pubblici verdi in Sicilia: avvio della Rete Regionale”, è stato il tema del seminario che si è tenuto stamani presso l'Auditorium dell'assessorato regionale Territorio e Ambiente.

L'evento, realizzato nell’ambito del progetto LIFE+ GPPinfoNET The Green Public Procurement Information Network (La Rete Informativa sugli Acquisti Pubblici Verdi), è stato promosso in collaborazione con l’assessorato regionale all’Ambiente, il coordinamento Agenda 21 Sicilia e l’ARPA Sicilia; è stata l’occasione, non solo per presentare il progetto e sensibilizzare i partecipanti sulle priorità ambientali regionali e su come il GPP può contribuire ad affrontarle, ma anche per avviare ufficialmente la Rete regionale per il GPP. L’assessore regionale all’Ambiente, Mario Milone, che è anche presidente dell’Agenda 21 locale Sicilia e componente del direttivo nazionale, in apertura dei lavori del seminario ha voluto sottolineare che “Fare acquisti verdi significa scegliere beni e servizi ecocompatibili che tengono conto dell’impatto ambientale che questi possono generare nel corso del loro ciclo di vita dalla produzione allo smaltimento. La pubblica amministrazione – ha proseguito – è tra i soggetti principali coinvolti negli acquisti verdi, per il ruolo istituzionale e per la capacità di porsi come esempio di buona pratica”. L’assessorato regionale all’Ambiente, l’ARPA Sicilia e il Coordinamento Agenda 21 Locale Sicilia, saranno i promotori della Rete Informativa Regionale sugli acquisti pubblici verdi sostenendone la diffusione capillare sul territorio e favorendo i collegamenti con le altre reti regionali. In particolare l’assessorato assumerà un ruolo guida nei confronti degli enti locali e promuoverà iniziative per il consumo e la produzione sostenibile in Sicilia. L’Unione Europea definisce gli acquisti verdi pubblici come l’approccio di base al quale gli enti pubblici integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto di bei e servizi attraverso la ricerca e la scelta di soluzioni e risultati con il minore impatto possibile sull’ambiente. Sempre in ambito comunitario, la Commissione europea ha sottolineato il ruolo rivestito dagli acquisti verdi nell’ambito delle strategie per il consumo e la produzione sostenibili e ha proposto che gli stati membri raggiungano un target di diffusione del GPP del 50% entro il 2010 attraverso l’introduzione di criteri ambientali nelle procedure d’acquisto di beni e servizi. Anche l’Italia, con l’approvazione del Piano d’Azione Nazionale per il GPP, ha individuato specifici obiettivi green per gli enti pubblici che nei prossimi anni affronteranno una spesa complessiva di circa 120 miliardi di euro. (Enzo Fricano)