Considerando “assolutamente irresponsabile la politica dei tagli lineari operata dall’attuale governoâ€, ha denunciato “i colpi mortali inferti agli italiani nel mondo e alla cooperazione allo sviluppo, che erano diventati aspetti di eccellenza della politica estera italianaâ€. Nel denunciare il rischio “che si arrivi nel 2011 ad un vero e proprio dimezzamento delle risorse faticosamente reperiteâ€, ha invocato “un'analisi più approfondita sulle possibili gravi conseguenze sulla politica estera del Paeseâ€, concordando con le critiche svolte dal collega Colombo (PD). Pur apprezzando senz'altro le innovazioni amministrative presentate dalla relazione del Sottosegretario agli Esteri, On. Scotti, il parlamentare del Pd eletto in Sudamerica ha lamentato che ancora oggi “l'Istituto di Cultura di San Paolo del Brasile non ha ricevuto i previsti contributi, mentre nella stessa città un grande mostra michelangiolesca è sponsorizzata dalla Mercedes con buona pace del cosiddetto «sistema-paese»â€. Ha piuttosto suggerito che “ai Consolati siano lasciate le risorse che essi stessi ricavano dall'erogazione dei loro serviziâ€. L’On. Porta ha contestato, infine, “l'ormai sempre più evidente discriminazione degli italiani all'estero, cui sono precluse le provvidenze sociali introdotte, come l'esenzione ICI o la cosiddetta social card, mentre vengono drasticamente ridotti i programmi a loro destinatiâ€. Al riguardo – secondo l’On. Porta – è evidente “una precisa politica conservatrice nemica sia dell'emigrazione che dell'immigrazioneâ€. Quanto alla diminuzione del contributo all'Istituto Italo-Latino Americano, il deputato del PD ha evidenziato “la «schizofrenia» rispetto al proclamato interesse per quell'area geograficaâ€. Citando l'imminente visita in Italia del presidente brasiliano Lula, ha condiviso senz'altro “l'opportunità - suggerita dal rappresentante del governo - di chiedere maggiori contributi dai paesi partner†mentre “non ritiene compatibile tale richiesta con una contemporanea riduzione della quota italianaâ€. Ha auspicato, infine, che “restino garantiti tutti i fondi necessari per lo svolgimento delle elezioni per gli italiani all'estero, in nome della legittimità democratica degli stessi organismiâ€.