(Salvatore Augello) “Andremo avanti” “non ci faremo intimidire dalle piazze”, non permetteremo l’occupazione delle scuole”, “niente colloquio con questa sinistra inaffidabile”. Sono queste le battute del cavaliere e del suo gruppo di vassalli, che risuonano oggi nella vicenda politica italiana, salvo ad essere seguite a breve da smentite parziali o da correzioni, o da invettive contro la sinistra e questi giornali comunisti che snaturano la verità. Sta di fatto, che l’Italia a gran passi si avvia verso la recessione, ma interventi veri, tesi al sostegno dell’economia reale e del bisogno delle famigle, non se ne vedono.

 Si vede, invece, crescere sempre più l’arroganza di questa governo che rifiuta qualsiasi confronto e che da solo vuole procedere a portare avanti una politica di riforme, senza accettare nessun confronto con una opposizione che forse ha perso tempo nel contrastare il disegno pseudo dittatoriale del cavaliere. Si, perché il cavaliere vede il confronto e la collaborazione, come atto di sottomissione e no come momento di riflessione comune per il bene del paese. In Italia, sta crescendo la protesta sociale, ed il governo finge di non accorgersi di nulla, chiuso com’è nello schema tracciato dal cavaliere, che vuole riformare tutto: la scuola, la giustizia, la legge elettorale europea, le legge del voto all’estero, il diritto di sciopero, il diritto allo studio, gli impegni sull0energia pulita e sulla riduzione dei gas di serra, la legge sulla parcondicio, per altro sistematicamente ignorata, e, dulcis in fundo, la costituzione italiana, diventata scomoda per la sua visione della gestione del potere. Non pensate che questo sia solo un frutto del delirio del,potere o dll’arroganza del personaggio, sarebbe una leggerezza dare questa spiegazione. Ad ogni riforma, corrisponde un preciso disegno. Ad esempio, perché questa riforma della scuola, sulla quale la Gelmini continua a dire dietro non si torna? Solo per spostare verso la suola privata fondi ed attenzione, a danno della scuola pubblica, che si vuole in qualche modo privatizzare, tagliando a molti il diritto allo studio e la possibilità di accedere ad una scuola che non sia selletiva e3 che non si risolva in una scuola di serie “A” per chi può ed in un’altra di serie “B” per chi non può. La riforma della giustizia? Sono note a tutti le pendenze processuali del cavaliere, che con il lodo Alfano, contestato dai giudici, cerca di bloccare i processi in corso. La riforma della televisione? Un ulteriore tentativo di privatizzazione del servizio pubblico, per altro occupato dal governo,che su alcuni canali raggiunge una punta di occupazione degli spazi che supera l’80%. Il voto all’estero? Questa gente che vota a sinistra va punta, intanto tagliando i fondi all’emigrazione ed all’insegnamento della lingua italiana all’estero. La riforma della legge elettorale europea? Raggiungere l’obiettivo di impoverire ancora di più la democrazia, privando il cittadino di potere eleggere i propri rappresentanti, esprimendo una preferenza. Il cavaliere vuole elargire la carica di deputato europeo, decidendola a tavolino e lasciando agli elettori, bontà sua, la libertà di scegliere solo la lista da votare, al resto pensano gli altri. In questo modo, non solo camera e senato sarebbero di nomina, così come è ora, ma anche la rappresentanza al parlamento europeo diventerebbe di nomina. Davvero un’alta lezione di democrazia. Il diritto allo sciopero? I lavoratori non possono prendersi il lusso di scioperare contro il governo, allora vanno fermati, va rivisto il diritto di sciopero, uno dei capisaldi della democrazia, vanno dettate nuove regole, con il beneplacito di tanti ex socialisti che oggi si trovano alla corte del cavaliere. E della crisi, di quella crisi che sta massacrando le famiglie, che vede in difficoltà piccole e medie imprese, che in pochi giorni ha visto la borsa di Milano perdere oltre il 30% del valore delle proprie azioni, ne vogliamo parlare? Non c’è bisogno, oggi tanto il cavaliere ci rassicura che tutto è sotto controllo, che il sistema bancario italiano è solido, salvo poi a dire che potrebbe esserci il tentativo d speculazione che piglierebbe di mira le banche, è successo con UNICEDIT, dove la Libia ha aumentato la propria presenza diventando il secondo azionista. Intanto, si taglia da tutte le parti, ma si elargiscono fior di miliardi alle banche e ad un gruppo di amici che salveranno l’Alitalia. Quello che conta è andare avanti senza dare conto a nessuno né all’opposìzione né al paese, né all’Europa. Avanti sulla scuola, sull’ambiente, su tutto, per completare il disegno del cavaliere, che sembra sia l’unico in questo paese ad avere il vangelo in tasca, mentre la sinistra rimane inaffidabile, il sindacato va spaccato e bisogna dare addosso al più grosso sindacati italiano: la CGIL, perché fa politica di parte. Anche su questo terreno il cavaliere è riuscito a trovare un allegato nella CISL di Bonanno, che procede a danno dell’unità sindacale. Importante, per portare avnti questo disegno è distrarre la gente su falsi obiettivi, su speciose polemiche, per poi potere nel frattempo portare avanti un disegno, che se può fare tornare i conti al cavaliere ed alla sua corte, non fa certamente tornare quelli di milioni di famiglie e di milioni di appartenenti ad una classe media, che sempre più scivola nei meandri della povertà, aumentando il numero dei nuovi poveri, che si aggiungono a quelli già esistenti.