Ma ciò che questa maggioranza si permette di fare con gli italiani nel mondo non ha uguali". Di particolare gravità , secondo la Garavini, "sono i tagli previsti alla scuola e alla formazione all’estero". La Garavini ha esordito partendo dalla sua visita a Madrid la settimana scorsa: "tre giorni fa sono stata in una scuola. Ho parlato con gli studenti, con i genitori e con gli insegnanti. Ho riscontrato fra loro tantissima rabbia verso questo Governo e la sua politica che calpesta il futuro delle scuole e il futuro dei nostri figli. Ebbene, questa scuola non sta a Roma, Milano o Bari, non sta in Italia. La scuola in cui ho riscontrato questa rabbia è la scuola italiana di Madrid – da dove in questi giorni sta partendo una protesta via internet che coinvolge diverse scuole italiane in Europa. È la prova che l’onda della protesta contro questo Governo ed i suoi tagli alla scuola, alla formazione, al futuro dei nostri figli non si ferma alle frontiere, ma sta girando il mondo". "E queste manifestazioni di rabbia anche fuori dall’Italia, come si è già visto per esempio con una manifestazione a Berna in occasione della visita del Sottosegretario Mantica - ha continuato la Garavini - questa rabbia fra gli italiani nel mondo non può stupire nessuno. Perché noi italiani all’estero siamo fra i più colpiti da questo Governo. I tagli in Italia sono tanti e pesanti. Ma ciò che questa maggioranza si permette di fare con gli italiani nel mondo non ha uguali. Nella Finanziaria è previsto di togliere ai connazionali all’estero più della metà dei fondi. Più della metà , quasi due terzi. Quale altro Governo con una Finanziaria ha mai colpito un singolo gruppo in questo modo!". "Questi – ha ribadito – non sono tagli qualsiasi, sono tagli con cui il Governo cancella il rapporto dell’Italia con le sue comunità all’estero. La politica per gli italiani all’estero con questi tagli praticamente chiude bottega. Il Governo taglia la rappresentanza degli italiani all’estero, taglia la cultura, la promozione del Made in Italy, il sostegno per le associazioni, l’assegno sociale. Il Governo con questa Finanziaria dice ai connazionali nel mondo: non ci interessate più! E questo è un gravissimo sbaglio, perché gli italiani all’estero sono un´importante risorsa del nostro paese – una risorsa che questo Governo tratta a pesci in faccia". "I tagli più gravi all’estero (in pessima sintonia con le scelte della finanziaria che riguardano l’Italia) – ha annotato la parlamentare – sono proprio nel campo della scuola e della formazione. Purtroppo questa maggioranza non ha mai dedicato attenzione alla grande risorsa rappresentata dagli italiani all’estero. Se l’avesse fatto capirebbe meglio quali danni stia procurando non solo alla nostra comunità ma all’Italia intera. Perché le scuole italiane all’estero, i corsi di lingua e cultura che adesso vengono colpiti dal governo sono fondamentali per i figli dei milioni di italiani nel mondo. Sono questi ragazzi italiani all’estero con il loro bilinguismo e biculturalismo la risorsa di cui parlavo e su cui dobbiamo puntare. Le nostre scuole all’estero, le offerte di lingua e cultura italiana sono preziose per l’integrazione, ma soprattutto sono un ponte eccezionale fra il mondo e l’Italia. Un ponte che è importante non solo per la nostra cultura ma anche per il futuro della nostra economia". "Altri paesi puntano fortemente sulla presenza delle loro scuole all’estero. Perché sanno che lì crescono i manager, i dirigenti, gli opinion maker di domani. In un mondo globalizzato di scambi internazionali farli crescere con la cultura italiana nel cuore è un patrimonio inestimabile. Altri paesi hanno capito benissimo il concetto dei ponti culturali all’estero, questa maggioranza no. Altri paesi crescono e hanno successo, questa maggioranza invece taglia e l’Italia rimane indietro. Non è una cosa marginale. Qua – ha sottolineato – siamo davanti ad un problema di fondo della politica della destra. Questa maggioranza soffre di grave miopia. Una miopia che porta il Governo a tagliare là dove sarebbe importante investire – nelle scuole, nell’università e nella ricerca. Sta proprio qua la grande differenza fra questo Governo e noi del Partito Democratico. Per voi la scuola, la cultura, l’università e la ricerca sono costi da tagliare, sono voci nella contabilità . Per noi invece sono investimenti nel futuro dei nostri figli, nel futuro di tutti noi – in Italia come per gli italiani all’estero". "Noi – ha ribadito concludendo il suo intervento - chiediamo al Governo di avere il coraggio di investire nel futuro: non sprecare i soldi per regalare l´ICI ai ricchi, ma investire in formazione e cultura! Invece di una politica miope, caratteristica di questa finanziaria, noi vogliamo una politica che guardi lontano e che crei le basi per un domani migliore per l’Italia e per gli italiani nel mondo". (aise)